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Il Messaggero

Mou, le mille e una notte Special: “E’ stato come tornare bambino”

Getty Images

È l'allenatore che serviva al club per cambiare marcia e ridare entusiasmo al pubblico ormai completamente innamorato del suo condottiero

Redazione

Josè Mourinho ha perso ogni freno, è scattato. Di corsa, col cuore in mano. Non è riuscito a contenere la gioia quando El Shaarawy ha fatto centro, sul gong, ricorda Gianluca Lengua su Il Messaggero. Lo Special One - non nuovo a questi slanci da tifoso, accadde anche in un Siena-Inter quando corse ad abbracciare Maicon. Ma queste corse le concede solo quando c'è da festeggiare qualcosa di davvero importante. Ieri era la panchina numero 1000:"È stata una corsa da bambino. Per uno spettatore neutrale è stata una partita straordinaria, io, invece, non ho avuto 58 anni ma 10, 12 o 14. Durante la settimana sono stato un bugiardo anche con me stesso dicendo che non era una partita speciale, ma lo era perché è un numero davvero speciale e fino all'ultimo giorno della mia vita ricorderò che è stata questa la partita numero 1000". Ieri un altro record: è la prima volta in carriera che ha vinto cinque partite di seguito al primo anno che allena una nuova squadra. La Roma dello scorso anno si sarebbe arresa agli attacchi del Sassuolo, difficilmente sarebbe riuscita anche solo a pareggiare, figuriamoci a vincere. È l'allenatore che serviva al club per cambiare marcia e ridare entusiasmo al pubblico ormai completamente innamorato del suo condottiero.