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Il Messaggero

Mou e gli arbitri sono tornati nemici del cuore

Getty Images

Tra gli arbitri italiani, al fischio finale del derby, la parola più carina con cui si descrive la performance dello Special è "teatrino"

Redazione

"Inaccettabile", "non deve più ripetersi", "saremo severissimi". Definizioni e intenzioni raccolte tra i vertici arbitrali italiani dopo lo show di José Mourinho, scrive Alessandro Catapano su Il Messaggero. Anzi, tra gli ufficiali di gara che hanno avuto a che fare con lui prima, durante e al fischio finale del derby, la parola più carina con cui si descrive la performance dello Special è "teatrino". Raccontano di un lungo e costante dialogo, con il quarto uomo in particolare, cominciato già durante il riscaldamento pre-partita, ed esploso in coincidenza del mancato rigore assegnato alla Roma per il fallo di Hysaj su Zaniolo, episodio che, oltretutto, ha finito per generare il 2-0 della Lazio. Poco importa a Mourinho che il romanista potesse essere in fuorigioco, come si evince dal labiale di Guida. Da quel momento in poi, José ha giocato la sua personalissima partita con l'arbitro e il quarto uomo Di Bello, match che ha toccato un nuovo apice all'8' della ripresa, quando Leiva, già ammonito, saltando ha allargato il gomito su Mkhitaryan, con una dinamica simile (ma non uguale) a quella che aveva provocato l'espulsione di Pellegrini al 90' di Roma-Udinese. Alla luce delle ultime esternazioni di Mourinho e del comportamento tenuto durante il derby, il designatore Rocchi ha chiesto ai suoi arbitri di usare la massima severità dalla prossima partita, come è accaduto per Gasperini nelle settimane precedenti. Quello che è successo domenica, non sarà più tollerato. E se l'allenatore romanista userà gli stessi toni scelti per commentare l'espulsione di Pellegrini - "L'arbitro ha fatto una cagata" -, l'Aia si rivolgerà alla Procura federale perché intervenga con una sanzione.