rassegna stampa

Marquinhos: ?Io bravo? S?, non mi fermo?

(Il Messaggero – M.Ferretti) Compito non facile quello di tenere sulle proprie spalle tutto (o quasi) il peso della difesa della Roma.

Redazione

(Il Messaggero - M.Ferretti) Compito non facile quello di tenere sulle proprie spalle tutto (o quasi) il peso della difesa della Roma. Marquinhos, per?, alla faccia dei suoi pochi anni, e dell?ancora scarsa esperienza nel campionato italiano, finora non ha mai dimostrato di avere paura di assumersi ogni tipo di responsabilit?. Lui va in campo a testa alta, sempre. E quasi sempre riesce a fare bella figura. Come accaduto ieri sera contro l?Inter. Basti pensare che come si ? spostato dal centro dell?area, allargandosi per andare a coprire Guarin, la Roma ha beccato gol. Per il resto della partita, una prestazione con i fiocchi sia quando si ? trattato di giocare uno contro uno sia quando si ? trovato a marcare in campo aperto.

UN VETERANO

Tanta roba, verrebbe da dire, per uno che soltanto a maggio compir? diciannove anni. L?attualit? racconta di un ragazzino che si sta imponendo con una facilit? disarmante nel calcio che conta, uno che ? entrato in squadra e non ? pi? uscito, uno sul quale hanno gi? messo gli occhi tutti i pi? grandi club d?Europa. La Roma, per?, ha gi? sistemato tutto per trasformare il prestito della passata estate nell?acquisizione definitiva tra qualche mese. Vietato farselo scappare, del resto. E anche davanti ai microfoni, Marquinhos dimostra di aver gi? capito un sacco di cose. ?Il gol dell?Inter non nasce da un nostro errore, ma sono stati bravi loro a costruirselo. La lunga partita di Firenze a me non ha condizionato, ero molto stanco alla fine di quella gara ma poi tutto ? passato. So che sto facendo abbastanza bene, sono soddisfatto ma so anche che devo ancora lavorare molto e migliorare?, il suo virgolettato mentre raccoglie i complimenti di chi sta dall?altra parte della tv.

IL TUTOR

Chiss? se e quanto sar? importante per la sua crescita la presenza a Trigoria di un connazionale che si chiama Antonio Carlos Zago, uno che qualche partita l?ha giocata, e da difensore di valore. Ha raccontato l?altro giorno Zdenek Zeman che ?Zago mi serve perch? ho problemi con i brasiliani?, difficilmente si riferiva al piccolo Marcos, ma Zago potrebbe dare una mano anche a lui per crescere. Non v?? dubbio che il ragazzino abbia ancora ampi margini di miglioramento: le basi sono di natura preziosa, per?, e questo lo aiuter? a diventare uomo indipendentemente dai suggerimenti, dalle lezioni che gli verranno impartite dagli uomini dello staff di Zeman.