All’ora di pranzo, oggi all’Olimpico, è previsto sole, cielo sereno e una temperatura di 22 gradi. Prima domenica di maggio, prima domenica di primavera reale e la Roma torna a giocare alle 12,30, come era accaduto alla vigilia di Pasqua contro il Napoli. L’avversario stavolta è il Genoa, ma l’obiettivo è lo stesso: portare a casa i tre punti. C’è un secondo posto da conquistare e, con altre quattro gare prima del fischio finale del campionato, alla squadra di Rudi Garcia oggi serve un solo risultato: la vittoria. «L’Olimpico deve tornare ad essere la nostra cassaforte», ha dichiarato ieri il francese, ricordando le due sole vittorie in casa ottenute dalla Roma dalla fine di novembre dello scorso anno.
rassegna stampa
L’urlo di Garcia: “Uniti si vince”
Il tecnico è consapevole che la sua squadra in casa va meno bene che in trasferta e, perciò, le prova tutte per creare, se non altro, le giuste premesse
Sarà la terza partita in una settimana e il fattore stanchezza/caldo potrebbe rivelarsi determinante: ecco perché appare probabile che andrà in campo una Roma diversa rispetto a quella vista mercoledì sera a Reggio Emilia. Magari non nell’aspetto tattico ma in quello tecnico sì; con il ritorno, ad esempio, in campo dal primo minuto di Totti. «Francesco sta benissimo. Avete letto le dichiarazioni del mio capitano: ha ragione nel dire che dobbiamo rimanere tutti concentrati sull'immediato, sulla partita che arriva. Sappiamo che ci giochiamo la Champions, e le sue parole servono per essere uniti, la pensiamo allo stesso modo. Poi se c'è bisogno di dirlo ancora, ribadisco che per noi Totti è importantissimo. Lo ha detto lui che se gioca da titolare o no non cambia nulla. Io valuterò le nostre forze, quelle dell'avversario e poi deciderò chi scenderà in campo dal primo minuto», parole di Rudi. Poi, una specie di appello ai tifosi della Roma (Sud di nuovo aperta, previsti 35 mila spettatori). «Se i tifosi saranno numerosi avremo qualcosa in più. Sappiamo che in una partita ci sono alti e bassi e c'è da stare uniti: proprio in questi momenti abbiamo bisogno dei nostri tifosi. Venite numerosi e incoraggiate la squadra così saremo più forti e avremo più chance di vincere».
VOGLIA DI RONALDO - Sa, Rudi, che la sua squadra in casa va meno bene che in trasferta e, perciò, le prova tutte per creare, se non altro, le giuste premesse. «A Reggio siamo stati solidi, abbiamo concesso quasi nulla e fatto tre gol, con meno tiri in porta del solito, a dimostrazione di quanto sia importante l’efficacia». E Doumbia? «Sul piano psicologico il gol al Sassuolo gli darà molta fiducia per giocare con la testa libera. Adesso psicologicamente ha una forza in più, ha fatto un gol come solo un centravanti sa fare, un colpo di fucile di testa. Adesso ha bisogno di giocare per essere giudicato. Lo abbiamo preso per segnare e con il Sassuolo ha risposto nel migliore dei modi lavorando anche per la squadra in fase difensiva». L’ivoriano, di fatto, è in (apparente) ballottaggio con Totti, al centro dell’attacco.
Intanto, però, tutti gli attaccanti della Roma hanno segnato quanto Toni o Icardi... E all’Olimpico nel 2015 i giallorossi hanno confezionato solo 6 reti: una miseria. «Se ci portano Ronaldo lo prendiamo con i suoi 30-40 gol, ma quando non c'è un bomber così meglio avere cinque giocatori da cinque gol ciascuno. Ma i nostri attaccanti devono fare di più in termini di gol e di assist. Se poi i centrocampisti hanno voglia di segnare li prendiamo volentieri...». A proposito: Keita, che in settimana è stato a Barcellona dal prof. Cugat, è convocato, ma la sua disponibilità è in dubbio. Recuperato Holebas che insidia il connazionale Torosidis sulla corsia di sinistra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA