rassegna stampa

L’Olimpico diventa la casa giallorossa

(Il Messaggero) L’intesa era stata raggiunta da tempo ma ieri la Roma ha ufficialmente formalizzato l’accordo triennale (con opzione per un altro biennio) con il Coni per lo sfruttamento commerciale dello Stadio Olimpico.

Redazione

(Il Messaggero) L’intesa era stata raggiunta da tempo ma ieri la Roma ha ufficialmente formalizzato l’accordo triennale (con opzione per un altro biennio) con il Coni per lo sfruttamento commerciale dello Stadio Olimpico.

Alla presenza dell’establishment giallorosso (Baldini-Fenucci-Baldissoni, assente solo Sabatini a Milano) e delle alte cariche del Coni (il presidente Petrucci, il segretario Pagnozzi e il direttore Coni Servizi, Nepi) ha preso formalmente il via l’opera di maquillage dell’impianto che nella partnership costituita tra l'ente dello sport italiano e la società giallorossa, vuole garantire «un’area ospitalità tra le più funzionali d’Europa – ha spiegato l’ad Fenucci - che consenta di ridurre i costi di gestione, aumentando i ricavi».

I lavori (che inizieranno martedì notte dopo il concerto della popstar Madonna) riguarderanno 3500 posti dei settori autorità e d’onore della tribuna Montemario e 7000 metri quadrati divisi su due livelli, per abbinare lo sfruttamento delle emozioni dello spettacolo sportivo a quello della ristorazione (con la creazione di 800 nuovi posti di tribuna autorità e una tribuna Coni separata).

Il costo sarà di 4 milioni di euro a carico di Coni servizi che li sconterà attraverso i maggiori ricavi attesi che saranno suddivisi con il 30% al comitato olimpico e il 70% alla Roma.

Entusiasta Petrucci: «Quello con la Roma è un matrimonio felice, un amore a prima vista perché si va oltre l'accordo sportivo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti». E a chi domanda come si inserisca l'intesa commerciale con il Coni nei piani del club che vorrebbe uno stadio di proprietà entro il 2016-2017, Fenucci replica: «Sapete che vogliamo costruire un nuovo impianto ma abbiamo cercato questa partnership perché i tempi di realizzazione non potranno essere inferiori ai 3 anni».

Intanto per quanto riguarda la short list riguardante le tre aree individuate per il nuovo stadio (attesa per la fine del mese) - nonostante le proposte interessanti pervenute da almeno un paio di comuni limitrofi - le tre zone faranno parte del comune di Roma.

S.C.