Il Comune di Roma vince anche al Consiglio di Stato: questa parte della vicenda giudiziaria di Pietralata finisce definitivamente qui. I giudici di Palazzo Spada hanno, infatti, respinto l'istanza di appello presentata da due residenti nell'area di Pietralata contro l'ordinanza di sgombero dei terreni emanata dal Campidoglio, scrive Fernando Magliaro su Il Messaggero. Il caso era comparso ad inizio anno, quando il Comune diede il via libera affinché i tecnici incaricati dalla società giallorossa di effettuare i sondaggi geologici e gli scavi archeologici potessero entrare. I residenti avevano presentato al tribunale civile la richiesta di tutelare il loro possesso delle aree e quindi non far accedere la Roma. Il tribunale aveva inizialmente accolto la richiesta e il comune aveva dovuto emanare l'ordinanza di recupero forzato dell'area. Ma anche queste furono impugnate. Nelle motivazioni di rigetto i giudici amministrativi di primo grado avevano evidenziato come le aree "in questione sembrano rientrare nel regime giuridico proprio dei beni patrimoniali indisponibili, e cioè destinati ad un pubblico servizio". Inoltre, per il Tar, "la concreta destinazione del bene" a realizzare lo stadio della Roma "non può ritenersi esclusa soltanto perché impedita de facto da un'occupazione sine titulo perpetrata dallo stesso soggetto privato che ha un interesse contrario" a che lo stadio venga realizzato. Ad agosto l'efficacia delle ordinanze di sgombero sono diventate esecutive e il Campidoglio ha recuperato le aree. I residenti avevano presentato ricorso al Consiglio di Stato ma la tempestività degli avvocati capitolini fu fondamentale per bloccare il ricorso. Ora, con il definitivo rigetto collegiale della richiesta di sospendere l'efficacia dell'ordinanza di sgombero, come detto, si chiude questa fase dell'intricata vicenda giudiziaria la cui conclusione finale dovrebbe arrivare il 12 settembre e il 20 settembre quando il tribunale civile discuterà nel merito la questione della tutela del possesso delle aree da parte dei due residenti il cui accoglimento cautelare aveva originato a cascata le ordinanze di sgombero, i ricorsi al Tar e poi al Consiglio di Stato nei prossimi giorni i tecnici della società giallorossa entreranno nelle aree che fino a oggi erano precluse per completare scavi e sondaggi. In queste aree, stando ai documenti ufficiali depositati in comune, dovrebbero essere realizzati in totale una decina di carotaggi geologici e un paio di trincee archeologiche completate le quali, dovrebbe essere conclusa la fase di studio preliminare necessaria alla redazione del progetto definitivo.
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Lo stadio a Pietralata: il Consiglio di Stato dà ragione al Comune
I giudici respingono l'ultimo ricorso dei residenti contro lo sgombero. Via libera ai tecnici incaricati dalla Roma di eseguire i rilievi necessari per il progetto definitivo
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