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Lazio-Roma, Delvecchio: “Io scommetto su Tammy”

Lazio-Roma, Delvecchio: “Io scommetto su Tammy”

SuperMarco e l'amore per la stracittadina: "Mi veniva tutto facile, Mourinho come Capello, Pellegrini è il capitano giusto"

Redazione

Manca uno così, manca anche agli avversari, che si trovavano davanti uno stimolante. Come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, Marco Delvecchio era il derby di Roma, lui milanese, lui che romano lo è diventato col tempo. "Che sfide meravigliose".

Beh, segnava sempre. "Si, ma dico meraviglioso non solo per quello. Giocare il derby della Capitale dà qualcosa in più. e ve lo dice uno che conosce anche le stracittadine tra Inter e Milan, non le ultime della lista.

Cosa ha di speciale questo? Perché qui c'è una passione lunga, nelle altre città il derby è la partita e poi se na parla poco. A Roma il derby è sempre. Il tifoso romanista, ti parla della Lazio appena ti incontra. "Aho, devi fare gol", il minimo sindacale che ti chiede. Poi a me capitava spesso, perché di gol ne ho fatti...".

Che partita immagina? "Speriamo intanto che vinca la Roma, ne ha la possibilità, ha l'allenatore giusto e i calciatori che possono fare la differenza. Vedo equilibrio".

Mourinho le ricorda Capello? "È vero. Mi ricorda quel periodo, al suo arrivo la squadra cambiò marcia e ambizioni. E i derby erano partite sentite, ma che giocavamo anche per questioni di classifica, uscendo un po' dal discorso cittadino, che resta sempre importante e caratterizzante. La Roma può lottare, non so se quest'anno, ma il progetto con Mourinho è ambizioso".

Le piace Abraham? "Sì, ha tutto: fisco, tecnica, anche lui conoscerà subito cosa significhi giocare il derby di Roma. E per fortuna è tornato il pubblico, lo scorso anno una tristezza".

Pellegrini è il capitano giusto? "Sì. Ma poi, come sta giocando? È cresciuto tantissimo, l'avvio di stagione è stato strepitoso. E poi anche lui, a quanto a derby, ha qualcosa di magico da ricordare. Ha segnato di tacco, no? Laccerò un peccato che non possa giocare".