A New York il tifo per Roma e Lazio resiste. Tra una carbonara e un’amatriciana, una birra e un caffè i romani nella Grande Mela, con sul petto un’aquila o un lupacchiotto, urlano, soffrono e gioiscono per i gol di Immobile e Dzeko. Lo fanno con grande passione. Quella che per star dietro a polemiche su società, biglietti e barriere hanno perso molti, troppi tifosi che vivono all’ombra del Colosseo e che potrebbero andare allo stadio e invece lasciano l’Olimpico tristemente vuoto, scrive Dasile su "Il Messaggero".
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Lazio e Roma, più amate da New York
Tra una carbonara e un’amatriciana, una birra e un caffè i romani nella Grande Mela, con sul petto un’aquila o un lupacchiotto, urlano, soffrono e gioiscono per i gol di Immobile e Dzeko
La sede del Lazio club Giorgio Chinaglia a New York è sulla settima strada east. Non tanto lontano dal quartier generale giallorosso che si trova al Legend sulla trentatreesima strada west. Queste sono le due curve d’oltreoceano dove ad ogni partita si ritrovano da ogni dove i romani di fede calcistica opposta.
C’è il ristoratore che arriva da Brooklyn, l’avvocato dell’Upper est side, il broker di Wall Street. Ma non solo. Ci sono anche i turisti: il sindacalista di Ladispoli che tifa Lazio e il giornalista siciliano che vive a Milano ma ha lasciato il cuore a Roma e tifa per la Magica.
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