rassegna stampa

La Roma studia da big

(Il Messaggero – U.Trani) L’imbattibilità spinge la Roma a guardare oltre il secondo posto in classifica: 10 vittorie e 3 pareggi sono il percorso entusiasmante e sicuro del gruppo di Garcia.

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(Il Messaggero - U.Trani) L’imbattibilità spinge la Roma a guardare oltre il secondo posto in classifica: 10 vittorie e 3 pareggi sono il percorso entusiasmante e sicuro del gruppo di Garcia. I 33 punti già fanno la differenza: il Napoli terzo ne ha 5 di meno, l’Inter quarta è lontana 7 e la Fiorentina quinta addirittura 8. L’andamento giallorosso, misurati i distacchi dalle rivali che inseguono, è almeno da zona Champions. E’ la conferma che bisogna pensare alla Juve capolista e non a chi sta dietro. Dopo la striscia record, però, tre pari, uno dopo l’altro, addirittura due di fila all’Olimpico. «Risultati che bisogna avere l’umiltà di accettare e capire» l’ammissione del ds Sabatini. Per riprendere la marcia e puntare in alto. Prendendo di petto le attuali difficoltà. Che capitano prima o poi pure a tutte le big del pianeta. Ora è il momento di affrontarle a Trigoria: 1) tatticamente bisogna rivedere il copione o trovarne uno alternativo: gli avversari ormai conoscono l’attuale;2) l’attacco,senza Totti, è più prevedibile (lunedì prima volta a digiuno): è necessario sfruttare meglio le palle inattive,senza limitarsi ad aspettare l’invenzione del singolo (Ljajic, tra l’altro, si sta giocando male le sue chance;  3) i rinforzi (2 o 3) sono da mettere in agenda già a gennaio: se in campo vanno gli stessi, la stanchezza si fa sentire e di conseguenza richiede ricambi all’altezza che, vedendo le ultime sostituzioni, non ci sono (20 giocatori utilizzati:meno di tutti in A).

NUOVE IDEE La Roma ha sempre fatto la partita. Giocando palla a terra, anche perché gli avversari non partivano con l’idea di chiudersi. I giallorossi,con la qualità dei tre centrocampisti, colpivano grazie alle ripartenze veloci di Florenzi e Gervinho. E capitalizzavano gli errori altrui. Appoggiandosi su Totti,capace di far salire i compagni e metterli davanti alla porta. Da quando i colleghi hanno scoperto il calcio di Garcia, la Roma attacca con i lancioni. Per saltare il muro. Lo fa anche senza centravanti in campo, come nel primo tempo contro il Cagliari. Così entra poco in area: Gervinho è l’unico che rischia l’uno contro uno. I terzini aiutano il minimo: Balzaretti ci prova, come Maicon. Dodò usa sempre lo stesso binario e Torosidis va sul semplice. Entra Borriello, ma i compagni sono sfiancati: quel tipo di attaccante diventa inutile. Finiti i cross, proprio come le energie. Rudi, insomma, dovrà scegliere una seconda via. Per sorprendere chi ha di fronte. Anche se ieri ai giocatori ha detto: «Dovete continuare a credere nel nostro progetto».

BERSAGLIO SFOCATO La Roma ha segnato l’ultima volta 2 gol (appena uscito Totti contro il Napoli) il 18 ottobre:punizione e rigore di Pjanic. Palle inattive, non azioni. Nelle ultime 5 gare solo 4 reti: da primo attacco a terzo. Nonostante le 48 conclusioni verso la porta avversaria nelle 3 partite pareggiate (Torino, Sassuolo e Cagliari), appena 1 gol e 1 autorete. Inutili i 19 angoli del monday night (record stagionale) e gli 87 totali: solo 1 gol, Benatia contro il Bologna. Ieri Garcia ha insistito proprio sui calci piazzati, con il gruppo,davanti al l video. Il miglior marcatore è Florenzi: 4 reti. Manca il cinismo, come dice De Rossi, o semplicemente il bomber.

ALTRI ACQUISTI La stagione è da sfruttare. Intervenendo sul mercato. «Oggi non farei niente » assicura Sabatini. «Ma a Natale parlerò con Garcia». Per la lista dei regali. Un terzino a sinistra(D’Ambrosio del Torino), un centrocampista, per liberare Pjanic quando non c’è Totti o direttamente un trequartista come Ramirez del Southampton. Sul centrale difensivo, c’è curiosità e attesa per il debutto di Jedvaj, diciottenne pagato 5 milioni: ora la prima riserva è Burdisso. Davanti il colpo è Destro, esterno e centravanti insieme. Se a gennaio non sarà al top, una punta andrà presa. Intanto per Garcia ammonizione con diffida e multa di 15 mila euro«per aver contestato platealmente» l’arbitro. E per aver usato il walkie talkie dalla tribuna: «Io lavoro così: siamo nel ventunesimo secolo...» ironizza il francese.