(Il Messaggero - U.Trani) La Roma perde anche in Emilia e si fa sorpassare in dal Parma di Donadoni. L’ex cittì azzurro, con il 3 a 2 di ieri sera sotto il diluvio e su un campo quasi impraticabile, per la prima volta supera i giallorossi. Il gruppo di Zeman è fragile e insicuro. Avanti con Lamela, unico giocatore presentabile, subisce la quarta rimonta in dieci partite, e con 19 reti la difesa è la peggiore del campionato.
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La Roma annega ora è crisi vera
(Il Messaggero – U.Trani) La Roma perde anche in Emilia e si fa sorpassare in dal Parma di Donadoni.
Zeman adesso è in bilico, anche se i dirigenti non si sbilanciano pubblicamente sul destino del boemo. In partenza sbaglia a confermare per nove-undicesimi la Roma di domenica scorsa e aspetta troppo per cambiare alcuni interpreti, a cominciare da Dodò che, fisicamente, non è ancora pronto. Tornano titolari Florenzi, da intermedio sinistro al posto di Pjanic, e Bradley che sostituisce lo squalificato Tachtsidis. Ma contro il Parma il regista è De Rossi che, a quanto pare, ha convinto l’allenatore a riportarlo nella posizione preferita.
La Roma, però, conferma di non avere un assetto solido. Sul pantano del Tardini scivola presto, stavolta già nella prima parte, senza aspettare il finale di gara. Lamela, sesto gol in questo torneo, illude i giallorossi: l’attaccante mancino segna, ancora con una carezza di sinistro sul palo lontano, all’ottavo, dopo un’iniziativa a destra di Totti e una respinta incerta di Zaccardo. L’argentino è il giocatore più in forma: combatte ed è anche il capocannoniere della squadra. Nella stagione scorsa realizzò 6 reti in tutta la stagione, solo 4 in campionato. In poco più di due mesi ha già segnato lo stesso numero di gol.
Il Parma, in due minuti, rovescia la gara, dopo la mezz’ora. Donadoni ha perso dopo sedici minuti il centravanti Amauri, dodici punti di sutura alla fronte, e al suo posto è entrato Belfodil che cambierà in fretta la storia del match. Su rinvio di Mirante, liscio di Dodò e fuga del centravanti francese che, dopo aver vinto il duello spalla a spalla con Castan, si allarga e batte Stekelenburg con un diagonale al trentacinquesimo. Più casuale il raddoppio, ma Belfodil è nuovamente protagonista. Vola a destra, con Dodò fuori posizione, va al cross: la palla, nell’area davanti a Stekelenburg, è buona sia per Biabiany che per Parolo. Il centrocampista non colpisce il pallone che però si ferma. Il secondo tentativo di Parolo è quello buono per il secondo gol del Parma: 2 a 1 al trentasettesimo. (...)
Il centrocampo della Roma è fragile. Florenzi annaspa, Bradley è spesso sbilanciato e De Rossi non riesce a fare diga. Si fa male a un polpaccio Stekelenburg che non rientrerà in campo dopo l’intervallo: al suo posto il debuttante Goicoechea. i giallorossi chiudono decentemente il primo tempo: punizione di Totti alzata in angolo da Mirante che subito dopo devia un destro di Bradley che riprende il salvataggio di Paletta, di tacco, su tiro di Osvaldo liberato in area da Lamela.
Goicoechea è bravo sul colpo di testa di Belfodil a inizio ripresa e al ventesimo ancora sul francese con il corpo, ma Zaccardo, sfruttando anche la deviazione di Piris, firma il 3 a 1. Zeman interviene: fuori Dodò e Bradley, dentro Marquinho e Perrotta. Totti segna il suo gol numero 218 in serie A: si fa parare da Mirante il rigore concesso per fallo di Aquah su Castan, ma fa centro sulla respinta del portiere. Zeman chiude con De Rossi centravanti: è la mossa della disperazione e anche la contraddizione di fine serata.
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