rassegna stampa

Figc, Gravina: “Finiamo quello che è iniziato”

`Il numero uno del calcio indica la via per ripartire dopo lo stop a causa del coronavirus: "Ascolterò le Leghe ma penso che i campionati vadano conclusi e gli Europei rinviati"

Redazione

"Nessuno si sarebbe mai aspettato di dover affrontare un’emergenza così. Sono state ore convulse, ho sempre lavorato di concerto con le istituzioni, rappresentando ai club e al Consiglio Federale quelle che erano le istanze del Governo. Non è stato facile" dice Gabriele Gravina, presidente della Figc, intervistato da Emiliano Bernardini su Il Messaggero.

A molti non è piaciuto il modo in cui si è tentennato e si è ritardata la sospensione. Soprattutto la brutta pagina legata a Juve-Inter e lo scambio di accuse tra Lega e ilministro Spadafora. Perché nessuno voleva assumersi la responsabilità?

"La Figc si è assunta l’onere di far convergere tutti verso l’unica soluzione credibile. La prova di maturità e responsabilità del calcio italiano è sotto gli occhi di tutti".

La Uefa sta compiendo molti errori e solo ieri ha deciso di sospendere le coppe. Ma ancora tentenna sul resto: ha deciso di non decidere? Anche l’OMS si è schierato contro la scelta del presidente Ceferin.

"La reale percezione di quello che sta accadendo ha faticato a varcare i confini del nostro Paese. Questa emergenza deve essere affrontata a livello europeo, non solo nel calcio. In ballo ci sono interessi enormi, ma la salute delle persone viene prima di tutto".

Quando si faranno gli europei? Rinviarli di un anno è la scelta giusta? "Aspettiamo la riunione di martedì e la proposta del Presidente Ceferin, abbiamo sostenuto per primi che il calendario internazionale dovesse subire una rivisitazione. Tenuto conto del livello avanzato delle competizioni di club, bisogna prima facilitare la conclusione dei campionati e delle coppe".

Senza campionato il rischio è che le tv possano non pagare o ritardare il pagamento della quota restante

"Il contratto con i broadcaster è pertinenza della Lega di Serie A, di certo se non dovessero ottemperare sarebbe un danno per tutto il calcio italiano".

State lavorando per dare un vincitore nell’ipotesi peggiore che non si riesca a finire il campionato?

"Nel Consiglio Federale di martedì abbiamo già iniziato a ragionare su tutti gli scenari possibili. Il nostro primo obiettivo, compatibilmente con la situazione generale del Paese, è concludere il campionato secondo programma, altrimenti ho avanzato tre scenari su cui discutere nell’immediato futuro. È bene chiarire una cosa: ho chiesto alle Leghe di discuterne al loro interno, ma è la Figc, esercitando le prerogative riconosciutele dallo Statuto, che prenderà una decisione definitiva".

La soluzione playoff sembra quella più gradita. Quante squadre verranno coinvolte? Ci spiega come l’ha pensata?

"La proposta dei play off e dei play out è una mia vecchia idea che potrebbe tornare utile in questa particolare situazione, qualora avessimo poche date a disposizione. Il numero delle squadre partecipanti dipende dalla formula, più o meno lunga, che si vuole adottare. Di sicuro sarebbe un evento ricco di interesse per tutti, un finale elettrizzante per una stagione che rischia di essere mortificata da una fine anticipata".