"Fai il furbo, ancora". Dzeko sbotta, guardando Spalletti. E alza la mano sinistra, nel cielo stellato di Pescara, per mandare a quel paese il tecnico, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero. Il bosniaco, a digiuno allo stadio Adriatico, non accetta la sostituzione. E’ il minuto 26 della ripresa, la Roma è avanti 4 a 0 e soprattutto a più 4 sul Napoli. Il caso c’è, in tutta la sua inutilità, soprattutto in piena volata Champions e dopo il 5° successo consecutivo in trasferta.
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Dzeko: “Fai il furbo”, Lucio: “Ho solo te”
Edin e Spalletti, botta e risposta per il litigio al momento della sostituzione. Il bosniaco lo accusa, il tecnico replica in tv: "Devo preservarlo per il futuro"
"Tranquillo, non parlo". Dzeko lascia lo stadio Adriatico con il muso e rigorosamente a bocca chiusa, rispettando il silenzio imposto dalla società. Spalletti inizia il suo show subito dopo la partita, litigando anche con un suo ex giocatore, Panucci, che lo definisce "poco corretto per aver tolto Dzeko che è in lotta per la classifica marcatori...".
La difesa di Lucio non fa una piega: "E’ l’unico centravanti a mia disposizione e quindi va preservato". Ma presto il toscano si placa. A Panucci dice: "Ti voglio bene, Christian". Che risponde: "Mi piace litigare con te". Lucio amplia il suo discorso: "Incasso offese tutto l’anno, sono maturissimo. Dzeko è grosso, avevo paura prendesse la via della panchina. Siamo entrati nello spogliatoio, ci siamo baciati… Se capisce il senso e il ruolo suo e il mio, diventa più facile. Altrimenti è uguale: lo cambio perché senza di lui non possiamo giocare e va tenuto da parte per la Lazio, il Milan e la Juve".
Aulla partita il tecnico dice: "E’ una delle vittorie più importanti della stagione. Il secondo posto è un risultato eccezionale Per questi risultati qui si inverte facilmente il pensiero futuro... Questo è un traguardo che i miei giocatori meritano. Abbiamo confronti di grande livello con squadre di qualità. Il Napoli fa vedere di essere temibilissimo, ma quattro punti non sono pochi, ci possiamo permettere due pareggi e restare avanti. Ma loro possono vincerle tutte, come noi. Il risultato è stato raggiunto in maniera corretta, anche grazie alla condizione ritrovata, fino al quattro a zero. Ora abbiamo settimane per poter lavorare bene e mettere a posto la tattica e il fisico». Dà il benvenuto a Monchi: «Non ci ho mai parlato per il momento. Tutti dicono che è un grande professionista e la società è stata brava a portare a casa una pedina importante. Ci sarà modo di conoscerci».
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