Dzeko ce la mette tutta ma non si sblocca fuori casa. Lontano dall'Olimpico, in campionato, non segna dal 26 ottobre, cioè dalla doppietta segnata a Reggio contro il Sassuoilo. A Marassi, proprio all'inizio del match, è stato bravo Perin, prima di infortunarsi, a impedire a Edin di firmare il vantaggio, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero.
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Dzeko continua a brillare ma in trasferta resta al palo
Il bosniaco lontano dall'Olimpico non segna dal 26 ottobre: ultima rete a Reggio Emilia. Il suo contributo va al di là di un gol e del ruolo di centravanti di una squadra
Nella ripresa, invece, è stato il palo, dopo il cross dal fondo di Peres, a respingere il suo tocco per il possibile raddoppio.
Torna a casa ancora con 13 reti e quindi senza aver ripreso il capocannoniere Icardi che ne ha fatte 14. Ma non c'è da preoccuparsi. In campo, però, il bosniaco è protagonista pure quando fa cilecca. Perché partecipa più di altri e lavora ormai più per gli altri. E' il faro della Roma, regista offensivo e a volte stopper aggiunto. Ad esempio, nella prima parte, ha mandato al tiro, con lancio calibrato da centrocampista, Nainggolan.
Il suo contributo va oltre i gol. Cioè, quando non fa il centravanti, eccolo mezzala o stopper, per portare a casa i 3 punti. In trasferta spesso bisogna far sentire il peso dell'esperienza e dei muscoli. Proprio come è nel dna di Dzeko che, senza mai rinunciare a qualche giocata chic, lo ha fatto nei 2 tempi, a Marassi. Andando a conquistare palloni e soprattutto punizioni a metà campo sui rinvii dei difensori giallorossi.
Szczesny che vola per salvare il risultato, Dzeko che usa il fisico per garantire sostanza alla Roma, ancora al 2° posto in solitudine. Il portiere e il centravanti, tra i 20 giocatori utilizzati nelle 19 partite di campionato da Spalletti (nessun collega ne ha usati di più), sono gli unici sempre presenti del gruppo giallorosso.
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