Daniele De Rossi a Udine non ci sarà. Di sicuro, come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, se tornasse indietro, quell'urlo a Rizzoli se lo risparmierebbe. Il giallo pesa, specie in questo momento. Oggi però, al di là di quella ingenuità, Daniele capisce bene quanto sia più importante portarsi a casa i tre punti da Marassi: «Una vittoria importantissima, una delle trasferte più difficili della Serie A e siamo stati bravissimi», urla De Rossi nelle interviste post partita.
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De Rossi, grandi elogi per tutti: «Siamo stati davvero bravissimi»
Il centrocampista: "Una vittoria importantissima, una delle trasferte più difficili della Serie A"
Ora Udine, poi il Cagliari (rieccolo) quindi di nuovo Genova con la Sampdoria. Un filotto possibile. «E' inutile fare tabelle negli spogliatoi. Se fossero state rispettate avremmo vinto quindici o sedici scudetti. Valutavamo molto complicata questa trasferta a Genova. Vincerla in questo modo sarà importante per il proseguo del campionato».
De Rossi torna sull'ammonizione presa. Si difende, quantomeno fornisce la sua versione dei fatti. «Non avevo cominciato a protestate, sono il capitano, avevo visto un calcione in area su Fazio, sono andato a parlare ma Rizzoli aveva già il cartellino in mano. In passato ero fastidioso, ora sono migliorato ma forse sto raccogliendo i frutti del passato. Ho preso 5 ammonizioni in modo strano, anche con la Samp non ho detto nulla e mi hanno ammonito».
«Ti sono vicino fratello», l'in bocca al lupo è firmato Alessandro Florenzi. Il fratello è Mattia Perin, che ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore sinistro, dopo il primo intervento su tiro di Dzeko a inizio primo tempo.
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