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Il Messaggero

Cuore Roma, ElSha porta tutti sotto la curva

Getty Images

Tris di vittorie per i giallorossi che restano al primo posto

Redazione

Mourinho va proprio di corsa. E scatta prepotentemente nella notte sotto la Sud a festeggiare il suo anniversario delle mille panchine, il primato in classifica, a punteggio pieno dopo tre partite con il Milan e il Napoli, e il protagonista del successo, il quinto su cinque gare stagionali (mai accaduto al portoghese in un nuovo club), El Shaarawy, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. La Roma da battaglia, con il 2-1 contro il Sassuolo, fa impazzire la sua gente. Chiusura da favola di una sfida complicata, emozionante e infinita. Con i pali di Abraham e Traorè, i gol annullati, uno sullo 0-0 a Berardi e quello a Scamacca proprio al fotofinish. Restano la vittoria preziosa e l'abbraccio dello Special One ai tifosi. Con l'Olimpico che canta Roma Capoccia. L'ha vinta Mou, bisogna riconoscerglielo. Usando la panchina e andando all'attacco nella fase cruciale, la più delicata. Ma lui vuole il meglio, anche quando non ce l'ha, come si è capito in partenza. Dentro, dall'inizio, anche Viña, tornato nella Capitale da Montevideo a 32 ore dal fischio di inizio. Mourinho lo ha valutato a Trigoria e messo in campo, confermando il suo metodo. Niente turnover, nemmeno quando è comprensibile la stanchezza di chi arriva da oltreoceano. I titolari in queste prime 5 partite stagionali, del resto, sono stati 13: alla squadra base si sono aggiunti Shomurodov, in Turchia contro il Trabzonspor essendo Abraham ancora in quarantena, e Perez, all'Arechi contro la Salernitana per la squalifica di Zaniolo. In 3 dei 5 match, insomma, hanno giocato gli stessi. Mou vuole che imparino lo spartito a memoria, che si conoscano alla perfezione nelle caratteristiche e nei movimenti e che si comportino da squadra.