«E’ proprio la vittoria che ci voleva. Di gruppo, di squadra. Vitale». Astori, titolare al posto di Yanga Mbiwa, si tiene stretto il terzo successo del 2015 in campionato. Proprio il difensore centrale firmò il primo, all’alba del nuovo anno, lo scorso 6 gennaio al Friuli, contro l’Udinese. Che era anche l’ultima volta che la Roma aveva vinto di misura: 1 a 0 e quindi senza prendere gol. All’epoca la Juve capolista era avanti di un punto, oggi è a più 14. «Ma questi sono lo stesso tre punti fondamentali. Era per noi un momento particolare».
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Astori: «Liberiamo la testa durante la sosta»
Fuori da tutto, c’è solo da difendere il secondo posto. Come concentrazione, il gruppo ha dato un bel segnale
Fuori da tutto, c’è solo da difendere il secondo posto. Come concentrazione, il gruppo ha dato un bel segnale: «Siamo stati bravi a rischiare poco e a creare diverse palle gol. Non era facile giocare sul campo sintetico. Loro venivano da diversi risultati positivi. Abbiamo, però, gestito bene la gara. Il successo è meritato». Ammette che psicologicamente è stata dura: «Abbiamo sentito particolarmente il match, ci siamo riuniti ed è stata la partita perfetta. E’ stato importante ritrovarci, tenendo la terza dietro. La sosta ora sarà un vantaggio: ci consentirà di liberare la testa e di lavorare come mai abbiamo fatto quest’anno per colpa degli impegni ravvicinati».
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