Dopo la Champions, l’Europa League. E dopo ancora la Coppa Italia. Roma fuori anche dalla terza competizione della stagione. Dando per scontato quanto ripetuto decine e decine di volte ("Resto solo se vinco un trofeo"), a Luciano Spalletti, dunque, non resta che conquistare lo scudetto per onorare la sua parola, come riporta Ferretti su Il Messaggero.
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A Spalletti per restare rimane solo lo scudetto
Dando per scontato quanto ripetuto decine e decine di volte ("Resto solo se vinco un trofeo"), a Luciano Spalletti non resta che conquistare lo scudetto per onorare la sua parola
La vittoria dello scudetto non è impossibile ma complicata, visto che con 8 partite ancora da giocare il distacco tra la Juventus e la Roma è di sei punti. Nel calcio, si sa, tutto può accadere, ma al momento l’ipotesi che la squadra giallorossa chiuda anche questa stagione con zero tituli è concreta. Questo, però, non deve trarre in inganno: fin quando l’aritmetica gli darà forza, Spalletti continuerà a sperare nel tricolore.
La realtà, come detto, ci racconta che la Roma ha fallito tre obiettivi su tre, ma sarebbe ingiusto, oltre che sbagliato, caricare sulle spalle di Lucio tutte le responsabilità. Lui non può essere esente da colpe ma non va dimenticato che ha dovuto fare i conti - fin dalla passata estate - con gli esiti di un mercato particolare e, di conseguenza, con una rosa incompleta. È stato costretto a spremere il gruppo, a far giocare quasi sempre gli stessi per mancanza di (valide) alternative. E, nel momento più delicato della stagione, si è ritrovato con un gruppo spompato e scarico psicologicamente.
La qualificazione alla finale di Coppa Italia è svanita nella partita d’andata, con la Lazio capace di segnare due gol e di accumulare così un vantaggio decisivo.Un po’ quanto era accaduto nella trasferta di Lione, con una sconfitta che ha annullato il successo di misura all’Olimpico. E, come sempre capita in questi casi, resta il rimpianto per quello che poteva essere e non è stato.
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