Giovani e preziosi, la caccia all’oro della Roma

Il contratto del direttore sportivo Walter Sabatini scadrà nel giugno 2017. E’ persino esagerato per uno come lui, che ha sempre firmato accordi non più lunghi di un anno con la scusa che il suo lavoro per definizione va giudicato campionato dopo campionato e non sopportato per interminabili mesi. E' evidente che il direttore sportivo sta lavorando per le generazioni future. Di calciatori e di tifosi. La sua gestione del mercato ha riempito le liste giallorosse di giovani talenti. Qualcuno costato poco, qualcun altro molto. Non è questo che conta, nella sua visione del calcio. Il bilancio è qualcosa da tenere sempre presente, ma quando arriva l’occasione di accaparrarsi un apprezzato professionista di sicuro avvenire bisogna coglierla.

Adrien Rabiot alla fine costerà probabilmente un po’ di più di quanto la Roma avrebbe voluto, ma Sabatini una volta si è lasciato sfuggire qualcosa come: tra due anni se voglio lo rivendo a 50 milioni. Salih Uçan è stato tolto al Fenerbahce in coda a una trattativa esasperante almeno quanto questa del francese. Il prezzo conclusivo, al termine dei due anni di prestito, si aggirerà sui 16 milioni. Leandro Paredes è arrivato a meno: 4 milioni basteranno se il trequartista argentino convincerà definitivamente l’allenatore Rudi Garcia e lo stesso Sabatini.

PROMESSE - Per avere Antonio Sanabria, il quale ha appena 18 anni e questo non va dimenticato, sono stati espressi al Barcellona vari gradi di promesse: se tutti gli obiettivi scritti nel contratto vengono centrati il prezzo dell’attaccante arriva appena al di sotto di 12 milioni.Naturalmente alcuni di questi affari possono concludersi come quelli di Marquinhos e Lamela: con guadagni per la Roma al momento della cessione che vanno da una decina a una trentina di milioni. Altri no: Juan Iturbe è costato 22 milioni al netto delle varie commissioni, che portano il costo fino a 30. Ma anche lui ha tanti gol davanti.