rassegna stampa

C'è Juan, la Roma sorride

(Corriere dello Sport – R.Maida) Il segnale di una ritrovata importanza gli è arrivato direttamente dalla panchina, nel secondo tempo di Atalanta-Roma. Con la squadra ormai disarmata e in pugno a un avversario magnanimo, Juan è stato...

Redazione

(Corriere dello Sport - R.Maida) Il segnale di una ritrovata importanza gli è arrivato direttamente dalla panchina, nel secondo tempo di Atalanta-Roma. Con la squadra ormai disarmata e in pugno a un avversario magnanimo, Juan è stato sostituito da Luis Enrique.

Avrebbe rischiato di farsi male, prima della settimana del derby, ma soprattutto avrebbe rischiato l’ammonizione che sarebbe costata la squalifica. (...)

 

FUORI DISCUSSIONE - Quel cambio è la prova che Juan contro la Lazio giocherà, nonostante la frenesia di Kjaer che spinge dalle retrovie per meritare un posto scacciacrisi. Dopo l’infortunio di Burdisso e gli acciacchi che ne hanno frenato la partenza, Juan è tornato un elemento indispensabile per la difesa. Luis Enrique non può rinunciare a un difensore della sua esperienza e della sua qualità nella fase più delicata della stagione, che mette in gioco il futuro della Roma. Nei primi tempi tra capo e giocatore non c’è stato feeling professionale: Luis Enrique pretendeva un’intensità di allenamenti che Juan, nazionale brasiliano ultratrentenne, non aveva mai provato. Ma la stima non è mai venuta meno. Nella testa dell’allenatore, anzi, la coppia centrale di base della Roma sarebbe stata Juan-Burdisso. Solo che per i problemi fisici, quasi perfettamente alternati, hanno permesso a Luis Enrique di schierare i due migliori difensori insieme soltanto in due partite: contro il Palermo e contro il Milan.

LE DECISIONI - Domani il partner di Juan dovrebbe essere ancora Heinze: Juan ha giocato dall’inizio le ultime undici partite di campionato, mentre Heinze nello stesso periodo è rimasto fuori soltanto una volta. Non ci saranno sorprese, sempre che nelle prossime ore non succeda qualcosa che convinca l’allenatore a stravolgere la difesa. E così Juan arriverà a dodici partite di fila: da due anni, causa fastidi a muscoli e ginocchio, non giocava con tanta continuità. Il suo compito ora è chiudere la cerniera della Roma: trentuno gol incassati in venticinque giornate sono numeri troppo allegri per una difesa che guarda in alto.

I PRECEDENTI - La sua partecipazione alla sfida con la Lazio è incoraggiante anche da un punto di vista statistico. Perché Juan, acquistato nell’estate 2007 dal Bayer Leverkusen, ha vinto cinque derby su sei nella Roma: ha perso soltanto (2-3 al 92’!) il 19 marzo 2008, in cui regalò un rigore a Rolando Bianchi. Per il resto, da queste partite ha ricevuto soltanto gratificazioni. Gli manca un gol. (...)

EMOZIONE - Nonostante la freddezza apparente, l’atteggiamento disincantato, Juan riconosce l’unicità del derby. Conosceva l’atmosfera accesa di Flamengo-Fluminense a Rio de Janeiro, ha imparato la passione dei tedeschi per Bayer-Colonia, ma Roma-Lazio è un di più. «Mi sono accorto dalla prima vigilia, cinque anni fa - ha raccontato - di cosa significhi questa partita. Totti e De Rossi sono romani e la sentono, ma anche noi. Proveremo a vincerlo per fare contenti i tifosi: sarebbe importantissimo anche per la classifica e per i nostri obiettivi»