(Il Tempo - T.Carmellini) - Undici gare, quelle che decideranno tutto. Lo scudetto, ormai una roba molto milanese dopo il ridimensionamento napoletano nella scontro diretto di San Siro, ma soprattutto i posti in Champions.
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Volata Champions
(Il Tempo – T.Carmellini) – Undici gare, quelle che decideranno tutto. Lo scudetto, ormai una roba molto milanese dopo il ridimensionamento napoletano nella scontro diretto di San Siro, ma soprattutto i posti in Champions.
La squadra di Mazzarri resta la candidata principe per quella terza piazza che come le prime due vale l’accesso diretto alla massima competizione europea del prossimo anno. La vera bagarre è per il quarta posto, ultimo utile per la Champions (almeno fin quando il ranking Uefa li «taglierà» a tre: ossia il prossimo anno), per il quale sono lizza ben sei squadre: Napoli compreso (anche se i partenopei oltre ai quattro punti di vantaggio sulla prima inseguitrice hanno dalla loro un calendario tutto in discesa). I trentatrè punti ancora da assegnare lasciano speranze anche al Palermo che chiude questo trenino a quota quaranta punti. Ma è evidente come la sfida vera sia tra Lazio, Roma e Udinese tornata sotto grazie all’ultimo turno di campionato nel quale Sanchez e Di Natale hanno schiantato proprio il Palermo (ha pagato Rossi per tutti), successo coinciso con il doppio harakiri delle romane: un punto in due. Non solo, perché calendario alla mano i friulani sono quelli che stanno messi meglio e gli unici ad avere «solo» tre scontri diretti con rivali Champions in questo ultimo squarcio di campionato.
Durissimo il cammino della Roma di Montella che avrà quattro scontri diretti tra i quali il derby della capitale contro la Lazio, oltre alla sfida al Milan capolista alla terzultima giornata. Cinque gli scontri diretti per la Lazio che dovrà vedersela anche con l’Inter molto probabilmente in piena corsa scudetto. Ma alla fine oltre al calendario conteranno gli stimoli e la voglia di arrivare in fondo: oltre alle assenze. Già perché da qui in avanti infortuni e squalifiche inizieranno a pesare davvero, soprattutto per quelle squadre che hanno una panchina relativamente corta. Per le due romane poi, oltre alla corsa Champions che conterà molto quando si andrà a progettare la prossima stagione (soprattutto per la Roma con una nuova proprietà in arrivo), ci sarà il passaggio cruciale del derby in programma domenica 13 marzo. Lo hanno già ribattezzato «derby da Champions» con le squadre che ci arriveranno al culmine di una stagione fatta di alti e bassi per certi versi all’opposto l’una dell’altra. La Roma che all’inizio dell’anno tutti aveva ipotizzato poter essere l’anti-Inter (che poi è stata costretta ad inseguire la «sorpresa» Milan) e invece si ritrova a lottare con le unghie al sesto posto in classifica. La Lazio partita per fare il suo onesto campionato con unica ambizione un posto in Champions per il prossimo anno, che si è ritrovata invece a lottare per la testa della classifica per buona parte della stagione: in testa dalla quinta all’undicesima giornata e poi comunque sempre lì. Eppoi dice che sognare non è possibile... in questo campionato che assomiglia sempre più a una mano di traversone tutto può succedere: ancora!
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