(Il Romanista - C.Zucchelli) - Per la prima volta in questa stagione la Roma potrebbe (dovrebbe) avere tutti e quattro i centrali a disposizione. Heinze si è allenato - e bene - tutta la settimana, Kjaer è tornato ieri soddisfatto dopo fermato Cristiano Ronaldo, Burdisso torna oggi dall’Argentina mentre Juan, come Heinze, si è allenato tutta la settimana a Trigoria.
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Torna Burdisso, in difesa tutto dipende da lui
(Il Romanista – C.Zucchelli) – Per la prima volta in questa stagione la Roma potrebbe (dovrebbe) avere tutti e quattro i centrali a disposizione. Heinze si è allenato – e bene – tutta la settimana, Kjaer è tornato ieri...
Per il brasiliano contro la Lazio dovrebbe arrivare la prima convocazione stagionale a tre mesi dal raduno della Roma. Lui si sente pronto già da tempo e non ha vissuto bene le ultime esclusioni. Si aspetta, quantomeno, di andare in panchina contro la Lazio e una nuova tribuna gli farebbe davvero prendere in considerazione l’idea di lasciare Roma già a gennaio. Difficile che, senza aver mai giocato con i compagni, Luis Enrique possa schierarlo dal primo minuto. Più facile che tocchi a Heinze, che ha dimostrato di fornire ampie garanzie, e a uno tra Kjaer e Burdisso. Il danese ieri si è allenato a parte come De Rossi e Pjanic mentre oggi sarà regolarmente in gruppo, mentre l’Argentino tornerà a Trigoria soltanto stamattina. Molto dipenderà dalle sue condizioni: se starà bene Luis Enrique gli darà di nuovo fiducia dal primo minuto altrimenti, considerando che avrà pochissimi allenamenti con i compagni alle spalle, darà fiducia all’ex centrale del Palermo. Burdisso non tornerà a Trigoria col sorriso degli altri compagni reduci dalle nazionali. Nicolas è infatti reduce dalla sconfitta della sua Argentina contro il Venezuela (1-0, rete decisiva del difensore Amorebieta).
Il ko, inaspettato, ha condizionato anche il giudizio su Burdisso. Non entusiasmante, come il resto della squadra, la prova del difensore, sceso in campo con la maglia numero 4 e rimasto sul rettangolo di gioco per 90 minuti. Difesa posizionata male sul gol avversario, con Amorebieta che stacca facilmente di testa sul corner battuto dal compagno. L’unico argentino a salvarsi è stato il portiere Andujar, mentre la squadra è sembrata troppo nervosa e sulle gambe. «Sappiamo che è stata una sconfitta storica - ha ammesso Burdisso - ma dobbiamo continuare a guardare avanti facendo il nostro lavoro. Dobbiamo ancora conoscerci meglio, non abbiamo molte possibilità di farlo ma non è questo il momento di scusarci con i tifosi, anche se devo ammettere che ci dispiace molto. Il Venezuela ha approfittato di un nostro momento di distrazione e sono cose che nel calcio possono capitare. Siamo convinti che ci rifaremo presto perché siamo intelligenti e sapremo cambiare alcune cose»
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