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Strigliata Luis Enrique «Problemi? Ditelo a me»

(La Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) – Non è una punizione, ci mancherebbe, anche se qualche giocatore ha storto la bocca.

Redazione

(La Gazzetta dello Sport - A.Pugliese) - Non è una punizione, ci mancherebbe, anche se qualche giocatore ha storto la bocca.

Ma da oggi, tra le cose che Luis Enrique cambierà, c'è anche l'orario degli allenamenti: niente più mattina, lo start-up passa alle ore 14, con evidenti ripercussioni sui tempi liberi dei giocatori e sulla loro giornata. Del resto, ieri con la Roma che si è allenata sul sintetico in vista della gara di Novara, ndr per la prima volta il tecnico spagnolo è apparso più teso e nervoso del solito. Il discorso Luis Enrique ha parlato alla squadra, incoraggiandola come sempre. Il concetto è sempre lo stesso «Dobbiamo crederci, dobbiamo andare avanti così», ha ripetuto, ma questa volta ha aggiunto qualcosa in più, strigliando la squadra. «Sento dire che alcuni di voi si lamentano in giro. Se avete qualcosa da dire, venite a dirlo a me», è stato il succo del discorso del tecnico.

Dopo il quale hanno preso la parola De Rossi e Perrotta, confermando come la squadra sia con il tecnico e creda in lui. «I risultati non sono buoni. Dobbiamo migliorare molto. C'è ancora tempo per raggiungere lo scudetto», ha detto Gago su Twitter, seguito dalla confessione di Osvaldo su «La Roma»: «Dopo le prime due giornate ero molto arrabbiato per le critiche. Ma, a differenza del passato, mi hanno dato uno stimolo maggiore». Gioie e dolori Intanto, dall'infermeria arrivano notizie agrodolci. Per Juan e Borini l'ecografia di ieri ha sottolineato problemi un po' meno gravi di quanto si pensasse: il difensore brasiliano ha riportato una contrattura ai flessori della coscia sinistra 2 settimane di stop, per l'attaccante lesione muscolare tra il primo e il secondo grado al flessore della coscia destra out 5 settimane. A riposo anche Pizarro, che per alcuni giorni andrà avanti solo con la fisioterapia a causa di una distorsione al ginocchio destro subita a fine gara con il Milan. Per lui niente Novara, proprio come Totti, che tornerà solo dopo la sosta.

Questione di numeri Già, Totti, quanto manca a questa squadra. Per la qualità, per il carisma e per il timore che incute negli avversari, anche solo psicologico. Numeri alla mano, basta vedere la media punti con e senza Totti per rendersi conto dell'importanza assoluta di Francesco: 8 punti nelle prime 5 gare quella con Totti e 1,6 punti a partita, 3 punti nelle ultime 4 quelle senza e 0,75 a gara. Proprio come i numeri sono impietosi con lo stesso Luis Enrique: negli ultimi venti anni, ad eccezione del 2008-09 la 4a stagione di Spalletti con 7 punti dopo 9 gare, nessuno era partito così male alla guida della Roma. L'ultimo fu Boskov 8 punti nel 1992-93. Ieri, però, è stato anche il giorno di Giorgio Rossi. Per il suo compleanno 81 anni e per l'evento, con la presentazione de «Il primo della fila: una vita con la Roma dal 1957 ai giorni nostri», il libro in cui Massimo Izzi racconta i 54 anni alla Roma dello storico massaggiatore giallorosso.