(Paese Sera - L.Serafini) La Roma si lecca le ferite dopo tre partite che potevano dare una svolta positiva al suo campionato, e che invece rischiano di affossarla ogni oltre peggior previsione.
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Roma, Baldini e Sabatini in difesa di Luis Enrique
(Paese Sera – L.Serafini) La Roma si lecca le ferite dopo tre partite che potevano dare una svolta positiva al suo campionato, e che invece rischiano di affossarla ogni oltre peggior previsione.
La sconfitta con il Milan restituisce un tecnico nervoso e infuriato con i suoi, che ha ripreso più volte sia negli spogliatoi dell’Olimpico, sia a Trigoria. Luis Enrique è pronto a rivalutare alcune sue scelte, a tornare su quei passi che gli hanno portato critiche e inviti da parte della società a cambiare strada. Quella strada che però sente sua, e che ritiene ancora percorribile. Se da una parte c’è un tecnico in fase di riflessione, dall’altra ci sono giocatori pronti a seguirlo, anche se la paura che i più giovani possano avvilirsi di fronte a così tanti negativi, rimane comunque una forte paura da parte della società. Intanto il tecnico spagnolo, dopo il confronto di ieri con i giocatori (i toni da parte dello spagnolo sono stati duri) ha deciso di spostare gli allenamenti di questa settimana alle 14. Una sorta di piccola punizione, per far capire ai giocatori che la testa deve essere calibrata solo sul lavoro. In ogni caso i giocatori sono con lui, come ribadito da alcuni senatori, ma hanno chiesto di provare maggiormente alcune situazioni specifiche. Come i calci d’angolo, letali per la Roma quasi fossero calci di rigore. Oltre a questo, come se non bastasse, la Roma esce dalla sfida dell’Olimpico con due infortuni pesanti: quelli di Borini e Juan, out rispettivamente 5 e due settimane.
Baldini si fida – Il progetto non si cambia, l’idea rimane quella, Luis Enrique non è in discussione. Ma c’è ancora da lavorare. E’ questa l’analisi del momento giallorosso da parte di Franco Baldini ai microfoni di “Radio Anch’io lo sport”. “Il supporto a Luis è totale, io stesso ho detto che avrei legato le mie fortune alle sua, è stata una scelta ponderata, è stata valutata la persona e il calcio che poteva proporre, sostenere lui sarà sostenere me stesso, non ci sono tipi di dubbi che possono maturare”. Perplessità allontanate soprattutto dall’appoggio incondizionato dato dai giocatori all’allenatore. “Il supporto della squadra mi piace sottolinearlo, una rosa di 29 giocatori senza coppe non ci sono mai registrati nessun tipo di malcontento, è la credibilità che si guadagna con il rispetto dei giocatori”. Nessun ripensamento quindi. Farlo, significherebbe maledire le basi del nuovo progetto. “Se c’è stata (una riflessione sul progetto, ndr) è già passata sono le idee che abbiamo dall’inizio, non ci siamo arresi. Il progetto giovani non significare escludere quelli che hanno più esperienza, sono quelli che fanno maturare i giovani, far integrare i giovani con giocatori che hanno più personalità e esperienza e De Rossi risponde alle caratteristiche ho elencato”. La sconfitta con il Milan è servita a questo: mettere in luce alcune idee della nuova filosofia societaria, e allo stesso tempo palesare tutti i limiti della squadra, con il rischio di allontanare i tifosi finora molto pazienti. “Quest’apertura di credito l’abbiamo coltivata. I risultati con il Milan non ottengono quest’effetto, è una cosa abbastanza ambiziosetta nessuno lo nasconde, giocare con la linea di attacco come a Genova con due 91 e un 90 è abbastanza presuntuosa, è un tipo di calcio che tentavamo di proporre fin dall’inizio, è un progetto che con il tempo ci può dare soddisfazioni. La sconfitta con il Milan mette a nudo i nostri difetti ma ha dimostrato che c’è una via del gioco da poter percorrere”.
Sabatini con Luis Enrique – Non tira le somme di questi primi quattro mesi di Luis Enrique. In occasione della presentazione del libro dedicato al massaggiatore Giorgio Rossi, 'Il primo della fila: una vita con la Roma dal 1957 ai giorni nostri', Walter Sabatini ha parlato del momento giallorosso. “Un bilancio a questo punto della stagione? No, non voglio farlo. Certamente è una fase transitoria, lo sapevamo, ma non abbiamo perso nessuna partita senza averla potuta vincere. Partendo da questo presupposto, e un impegno diverso in riferimento all'attenzione, i risultati cambieranno. Col Milan, anche se è impopolare dirlo, abbiamo fatto tante cose importanti. Non dobbiamo minimamente perdere la fiducia, anche se siamo consapevoli che la gente la sta perdendo". Sul tecnico, come per Baldini, la fiducia rimane immutata. "Luis Enrique? Sta rispondendo al 100% alle nostre aspettative e a quelle dei calciatori".
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