rassegna stampa roma

Roma-Adriano un altro rinvio

(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) – Adriano e la Roma, storia di un amore mai nato. Ieri c’è stato un nuovo rinvio per il ca­so- Adriano, ma la linea della Roma non è cam­biata.

Redazione

(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) - Adriano e la Roma, storia di un amore mai nato. Ieri c’è stato un nuovo rinvio per il ca­so- Adriano, ma la linea della Roma non è cam­biata.

L’obiettivo è quello di arrivare a una riso­luzione del contratto in maniera consensuale, per evitare lo scontro. Ma l’incontro tra il diret­tore operativo della Roma, Gian Paolo Montali, il direttore sporti­vo Daniele Pradè, Adriano e il suo agente italiano, Roberto Calenda, programmato per ieri, è slittato ai prossimi giorni. Oggi o sabato, perchè in mezzo c’è la partita di Lecce, ma non si può perdere al­tro tempo. Il procuratore del bra­siliano ieri era a Milano per chiu­dere Castaignos con l’Inter, non ha potuto rispettare l’appunta­mento fissato nei giorni scorsi. Adriano e il suo entourage hanno tutto l’interesse a far scorrere il tempo. Ogni giorno che passa ci sono tanti soldi in ballo, non bru­scolini. DECISIONE - Ma la decisione la Roma l’ha presa, a tutti i livelli. Vuole liberarsi di Adriano. Si è convinta anche Rosella Sensi che a gennaio ave­va fatto pressioni alla banca per non cederlo. C’era riuscita, dopo che Unicredit aveva messo l’Imperatore al primo posto in una lista di par­tenze eccellenti. Oggi la Sensi non ha più quel­la forza e anche lei è entrata nell’ordine di idee che questa sia la soluzione migliore. Adriano, dopo aver disertato la visita di controllo alla spalla destra in programma domenica scorsa dal professor Castagna e aver chiesto pubblica­mente scusa a tifosi e società per il suo compor­tamento, ieri è tornato ad allenarsi a Trigoria svolgendo lavoro differenziato. La Roma vuole gestire il nodo-Adriano in maniera soft, cercare una soluzione conciliativa, con la risoluzione consensuale. LINEA - L’avvocato Conte da settembre ha prepa­rato un dossier, oggi in possesso dei dirigenti giallorossi, con il quale ci sono gli estremi per arrivare a una rescissione unilaterale, ma per tanti motivi si cercherà di evitare il contenzio­so. Per questo Montali e Pradè stanno seguen­do un’altra strada. Le difficoltà nel trovare una via d’uscita sono legate a un contratto che ancora oggi vale 14 milioni lordi di euro. Dieci per i prossimi due anni (la scadenza è fissata nel 2013), 1,8 da qui alla fine della stagione. Sol­di che i nuovi proprietari non vor­rebbero accollarsi. SOLUZIONI - Il problema è anche quello di riuscire a trovare una collocazione per Adriano. Fino al 9 marzo è possibile un trasferi­mento in Brasile, altrimenti biso­gnerà aspettare aprile. Il Corin­thians e il Flamengo si erano fatti avanti già a gennaio. Ieri il presi­dente del Flamengo ha detto che lì Adriano non lo vogliono più. E anche il Corin­thians, che a gennaio era disposto a pagare per avere l’Imperatore, ora aspetta che la Roma re­scinda il contratto per averlo a costo zero. Se Adriano era stato considerato una scommessa, oggi si può dire che sia stata persa. La Roma ha investito tanti soldi (sedici milioni sono un’enor­mità), per un giocatore che è sceso in campo da titolare solo in due partite di campionato, contro il Chievo e il Milan. Oltre a quella di Coppa Ita­lia contro la Lazio, nella quale si infortunò alla spalla dopo pochi secondi. In questa fase finale della stagione Adriano rischierebbe di trovare poco spazio alla Roma, che con l’arrivo di Mon­tella è tornata a giocare con il 4- 2- 3- 1. Va in campo un solo centravanti e già Totti e Borriel­lo si contendono l’unico posto disponibile.