(Il Romanista - G.Piacentini) Se tre indizi fanno una prova, la formazione che oggi pomeriggio scenderà in campo col Cesena dovrebbe già essere tutta decisa. O per meglio dire, stabilita da almeno un paio di giorni.
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Riecco Burdisso-Juan
(Il Romanista – G.Piacentini) Se tre indizi fanno una prova, la formazione che oggi pomeriggio scenderà in campo col Cesena dovrebbe già essere tutta decisa. O per meglio dire, stabilita da almeno un paio di giorni.
DIFESA Qui sembra esserci la novità più rilevante: Rosi sulla fascia destra al posto di Cassetti. Durante tutta la settimana, infatti, l’esterno romano è stato provato fra i titolari. Un turn over necessario in vista della sfida di mercoledì in Coppa Italia con la Lazio, quando il titolare si riprenderà un posto sulla sua corsia di competenza. Dopo tanta panchina e qualche tribuna, in campionato Aleandro avrà la sua terza chance dal primo minuto dopo quelle con Bologna e Brescia. Al centro, invece, con Mexes fuori causa per problemi muscolari, si riformerà la coppia titolare di inizio stagione: Burdisso – Juan. Il brasiliano, anche ieri, ha svolto l’intera sessione d’allenamento col gruppo dimostrando di essere in buone condizioni e prontissimo a far dimenticare i pasticci di domenica. Sull’out di sinistra, manco a dirlo, agirà un Riise posseduto dalla voglia di riprendersi tutto il tempo perso in questi mesi. In porta Doni appare leggermente favorito sul rientrante Lobont.
CENTROCAMPO I segnali sono abbastanza chiari per chi vuole interpretarli. Non convocato Taddei, la certezza si chiama Simone Perrotta: l’uomo più informa della batteria di centrocampisti a disposizione dell’allenatore. La prolungata assenza dal campo per un guaio fisico, gli hanno permesso di recuperare completamente e di mettere in cascina energie fondamentali per lo sprint di fine stagione. Fermo a Genova per scelta tecnica, rientrerà fra i titolari Daniele De Rossi e verrà affiancato da Fabio Simplicio. Bisognerà capire, comunque, quale potrà essere la disposizione della mediana romanista sul terreno di gioco. Le ipotesi maggiormente accreditate parlano di un 4-3-3, sulla falsa riga di quello ammirato nel bel primo tempo disputato a Marassi. Nelle ultime ore, però, a preso piede l’idea di schierare un modulo tanto caro all’attuale rosa della Roma: il 4-2-3-1 di “certaldesca” memoria. Se dovesse prevalere quest’ultima opzione, Capitan Futuro e Simplicio agirebbero da maschere di fronte alla difesa e Perrotta tornerebbe a svolgere l’amato ruolo di trequartista-incursore centrale.
ATTACCO Qui, la soluzione ruota sempre intorno al motto dell’anno: quattro maglie per tre posti. Adriano è stato convocato ma non giocherà, per di più calcolando che la gara del Manuzzi (e Roma-Lazio di mercoledì) impone una scelta dolorosa: lasciare fuori Borriello, il giocatore che, oltre a non aver saltato una partita è il principe dei bomber. Su Totti sembrano esserci solo certezze: i quattro minuti con la Samp e la prospettiva di non fare il titolare nella stracittadina sono più che sufficienti per vederlo all’opera. Con lui, sulle ali e, rigorosamente senza vincoli di schemi come ha spesso spiegato Ranieri, Vucinic e Menez. Il montenegrino partirà titolare nonostante venerdì abbia avuto uno scambio di vedute piuttosto acceso col mister in allenamento: tutto rientrato, cose che succedono in qualsiasi squadra. L’importante, adesso, è trasformare la rabbia in voglia di far gol.
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