rassegna stampa roma

Peccato. «Brutta Roma? No, ma c’è mancato Totti»

(Gazzetta dello Sport – A. Catapano) – Un’ora di sonno, poi Eto’o suona la sveglia, Doni si allunga, si fa per dire, e si ritrova col sedere per terra. Fine dei giochi. Pure questa è andata, un’altra prova diligente, ma...

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(Gazzetta dello Sport - A. Catapano) - Un’ora di sonno, poi Eto’o suona la sveglia, Doni si allunga, si fa per dire, e si ritrova col sedere per terra. Fine dei giochi. Pure questa è andata, un’altra prova diligente, ma senz’anima. Esce a testa alta, ma esce, saluta, deve inchinarsi all’Inter. E non è nemmeno bella, la Roma di Montella.

Tutt’al più potrebbe essere un tipo, se solo si conciasse meglio. E invece, sta sempre sulle sue, timida, fa poco per attirare l’attenzione. Meglio non esporsi, non si compromette. Quando diventa brillante, coraggiosa, spregiudicata? Solo dopo aver subito il gol, perché primo: non prenderle, fare attenzione, limitare l’avversaria. Possibile che la Roma di Montella sia tutta un gioco di equilibri, moderazione, passaggi corti? Anche lui, alla fine, lo ha ammesso: «Ci è mancato un po’ di coraggio» . Alibi Oppure, per dirla alla De Rossi, «hanno pesato le assenze, ci è mancato Totti, nei 180’ non meritavamo di uscire. Inter e Milan sono state le migliori della stagione, ma noi abbiamo dimostrato di essere poco al di sotto. In generale, non è stata una brutta Roma. Io sicuramente devo migliorare i miei comportamenti, anche se spero in uno sconto. Adesso ci aspettano due finali con Catania e Sampdoria».

Avvertenza: la fortuna non può aiutare chi ci prova solo quando non può farne a meno, e allora la cannonata di Borriello sbatte sui pali ma non entra, così è la vita. Non potevano provarci prima? Oppure, non potevano giocare tutti come Leandro Greco? «Bravissimo, dice Gian Paolo Montalipensare che erano tre mesi che andava in tribuna» . E lui: «Pizarro non stava bene (problema all’adduttore destro, ndr), mi sono fatto trovare pronto: siamo stati sfortunati, nel finale meritavamo il gol» .

«Tutto sommato abbiamo giocato una discreta gara — gli fa eco Perrotta -—, paghiamo l’unica ingenuità collettiva della serata» . E in generale, «da tre mesi viviamo tutti nell’incertezza, questo clima non ci aiuta. Anche la Sensi è stata una precaria» , dice. Inevitabile, il finale di partita è pure rabbioso. A Burdisso saltano i nervi, sbotta pure la panchina romanista. Pradè allontanato, espulsi il vice di Montella Russo, l’allenatore dei portieri Nanni, il preparatore Bertelli, che dice: «Eravamo tutti seduti, abbiamo imprecato solo quando Riise ha perso un pallone» . «Peccato — commenta Gian Paolo Montali —: in 180’ abbiamo dimostrato di essere all’altezza dell’Inter, in fondo veniamo eliminati da un tiro da 40 metri di Stankovic. Siamo stati anche sfortunati, e poi solo tre minuti di recupero, mi sono sembrati pochi. Certo, se avessimo giocato più dei dieci minuti finali» . Sì, se vi foste svegliati prima.