Montella e Pizarro finiscono ko. Baldini studia le carte Usa

(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) È bello vivere in un mondo sempre a due facce? Giudicate voi. Vincenzo Montella, nel centro sportivo di Trigoria, è vittima di un infortunio causa caduta dalla bicicletta: per lui frattura della scapola destra e obbligo di tutore per qualche settimana.

Tutto troppo semplice? E allora largo alla teoria di un investimento d’auto, qualcuno sussurra di dramma sfiorato. Insomma, manca solo l’attentato. Risultato? Persino per una tale banalità c’è bisogno di un comunicato, con relative smentite. Pizarro k. o. Assai più pesante nell’economia della rincorsa Champions, invece, l’infortunio capitato a Pizarro, che ieri ha accusato un risentimento al flessore della coscia sinistra. Il cileno pare negativo ai test clinici, ma dolorante alle manipolazioni. L’impressione è che la trasferta di Bari possa non vederlo protagonista, cosa che apre spazio alle candidature di Brighi e Simplicio. Baldini: mail Usa Insomma, ancora una volta il mondo giallorosso offre due facce, due storie da scrivere. Volete un altro esempio? Se Gian Paolo Montali si preoccupa di rintuzzare le punzecchiature di Elkann alla Roma e a DiBenedetto tenendo un summit con UniCredit (vedi altrove), Franco Baldini studia i progetti della nuova proprietà da poco giuntigli via mail dagli Usa e approfondisce i numeri della due diligence. Uno spicchio di futuro, in fondo, è nascosto anche in quelle cifre. Riise &Cassetti Mentre Vucinic fa sapere: «Non intendo lasciare la Roma, il mio unico agente è Lucci» , l’ultima verità a due facce ce la raccontano Riise e Cassetti. «Abbiamo perso scontri inutili — dice il norvegese sul suo blog— però per il quarto posto possiamo ancora farcela» . Gli fa eco Cassetti: «Nessuno si aspettava una stagione così altalenante. Distratti dalle vicende societarie? Quando sei in campo pensi solo alla palla, magari ha influito inconsciamente durante le settimane. Non ho mai parlato con Sabatini e Baldini; ora i punti di riferimento sono Pradé, Bruno Conti e Montali. Sicuramente gli americani saranno una storia nuova. È gente che, venendo da fuori, potrebbe dare qualcosa in più» . Almeno su questo pare siano tutti d’accordo. O no?