rassegna stampa roma

«Roma ti batto, senza rancore»

(Corriere dello Sport – R.Maida) – Rancore? Mai. Ci si può la­sciare dopo quattro anni e continuare a volersi bene. Matteo Brighi domani torna all’Olimpico da ex romanista ma non denigra chi l’ha prestato all’Ata­lanta.

Redazione

(Corriere dello Sport - R.Maida) - Rancore? Mai. Ci si può la­sciare dopo quattro anni e continuare a volersi bene. Matteo Brighi domani torna all’Olimpico da ex romanista ma non denigra chi l’ha prestato all’Ata­lanta.

« E’ stata una scelta mia - preci­sa -volevo cambiare aria e giocare con più continuità. Ed ora eccomi qua, fe­lice del mio primo mese bergamasco». Ha cominciato piano ma da due gior­nate è diventato titolare della squadra che comanderebbe la classifica, senza penalizzazione.

Anche con Luis Enrique vi siete salu­tati cordialmente?

« Certo. Non avevo alcun problema con lui o con il suo staff. Anzi, in qua­si due mesi di lavoro in comune ho no­tato che Luis è un buon allenatore, con idee interessanti e un carisma no­tevole: sa coinvolgere tutti i calciato­ri nel modo corretto. Bisogna solo la­sciargli il tempo di applicare il suo si­stema di gioco».

E la nuova società che impressione le ha fatto?

« Ottima. Anche qui, vale il discorso della pazienza. Capisco che Roma ab­bia fame di vincere. Ma sono convinto che i dirigenti stiano facendo le cose giuste per portare la so­cietà in alto, dove meri­ta ».

Eppure il suo procura­tore Puzzolo ha parlato di incomprensioni... (non lascia nemmeno fi­nire la frase)

« Non mi sono mai lamentato, so­no stato male interpretato, non so per­chésiano uscite storie di insoddisfa­zione che non esistevano».

La Roma è più forte dell’anno scorso?

« Non saprei. La Roma da anni è una squadra forte. Avrebbe magari potuto vincere uno scudetto ma è sempre sta­tanelle prime posizioni del campiona­to e anche in Europa si è fatta rispetta­re » .

Il suo rimpianto romanista è proprio lo scudetto mancato all’ultima giorna­ta?

«Beh, è successo due volte... Una con Spalletti e una con Ra­nieri, in cui abbiamo pa­gato la sconfitta contro la Sampdoria. Ma non è un vero e proprio rim­pianto. E’ una delusione, compensata da tanti al­tri momenti felici».

Il più felice?

«La Coppa Italia e la Supercoppa vin­te. Ma anche le vittorie in Champions League con Chelsea e Cluj, quando mi è capitato di segnare...».

Dei nuovi giocatori, chi l’ha colpita di più?

«Quelli dell’ultimo momento non li hoconosciuti. Bojan e Josè Angel invece sì e mi hanno impressionato: sono ve­ramentebravi».

Sembra avere un po’ di nostalgia. A fi­ne stagione torna alla Roma?

« Ho un contratto fino al 2014 ma in questo momento non ci penso. Sono completamente coinvolto nel progetto Atalanta. Alla Roma auguro di essere grande. Dopo la partita di domani».

Si aspettava un’Atalanta così pronta?

«Un po’ sì. L’idea era proprio quella di partire velocemente per cancellare l’­handicap, una brutta zavorra. Siamo contenti ma sappiamo che c’è ancora tanto da soffrire».

Darà qualche soffiata a Colantuono sui limiti della Roma?

«Ma no, lui non ne ha bisogno. Credo che dovremo stare attenti al loro pos­sesso palla, sperando che ci concedano qualcosa dietro. Ce la giochiamo, dai».