rassegna stampa roma

«Con DiBenedetto grande Roma»

(Il Romanista-B.Devecchi) Coppa Campioni o no, la Roma farà comunque un grande mercato. Lo ha assicurato ieri il deputy ceo di Unicredit, Paolo Fiorentino.

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(Il Romanista-B.Devecchi) Coppa Campioni o no, la Roma farà comunque un grande mercato. Lo ha assicurato ieri il deputy ceo di Unicredit, Paolo Fiorentino.

«I mancati introiti di Champions League per l’As Roma sono un problema ma non il problema. Avevamo fatto - ha spiegato il manager - un piano con gli americani che già prevedeva il mancato accesso alla Champions. Quindi sono di fatto confermate le nostre previsioni, che non erano ottimistiche». La banca stanzierà il denaro necessario per allestire una rosa competitiva. «Sapete che abbiamo intenzione - ha confermato Fiorentino - anche di fare un aumento di capitale della Roma, quindi di predisporre le risorse necessarie ».

Unicredit ci metterà i soldi, a decidere come utilizzarle ci penserà la cordata a stelle e strisce, ha detto il banchiere: «Tutte le strategie di carattere sportivo le lasciamo agli americani. L’idea è di fare una squadra competitiva ». Il messaggio della banca arriva al momento giusto. I tifosi sono spaesati, servono certezze. Le darà, magari, anche James Pallotta. Domenica sera, mister Celtics sarà all’Olimpico per l’ultima di campionato con la Samp. Lo aveva anticipato lui stesso, in conferenza a Boston. È stato di parola. Chi verrà, ma non subito, è Franco Baldini. Ieri, l’incaricato alle pubbliche relazioni della Football Association, Mark Whittle, ha commentato così le voci che davano per ormai prossimo il divorzio tra Baldini e la FA: «Mi sorprenderei - ha commentato a Radio Manà Manà - se lasciasse anzitempo l’incarico da team manager della nazionale inglese. Ufficialmente non c’è niente. Per noi Baldini non si muove. E mi sorprenderei se lasciasse l’Inghilterra ». Accadrà. Non nell’immediato. Ma accadrà. A ottobre, se non prima.

A metà della prossima settimana si insedierà intanto Sabatini. Il capo del mercato romanista sta seguendo una serie di piste. A cominciare dal portiere. Ieri, l’agente di Amelia è stato chiaro. «Marco - ha detto Carlo Pallavicino a romanews.eu- per la Roma ha sempre dichiarato amore e lo conferma. Non giocare la Champions per lui non sarebbe assolutamente un problema. Alla Roma non chiederebbe nemmeno garanzie tecniche e sarebbe pronto a giocarsi il posto da titolare impegnandosi in ogni allenamento. Dal Milan aspettiamo notizie». Le attendono anche dalla Roma, in realtà. Per ora, sono negative. A meno di ripensamenti, non sarà Amelia a difendere i pali della Roma la prossima stagione. In cima alla lista c’è, anzi resta, un certo Buffon. Il numero uno bianconero è disposto a decurtarsi l’ingaggio (alla Juve prende sui 6 milioni l’anno), ma sul cartellino può fare poco. Dipende dalle richieste della Juve e da quello che eventualmente a Torino accetterebbero come contropartita tecnica. I rapporti tra Gigi e la dirigenza - Elkann l’altro giorno ha detto: «Buffon non gioca da un anno e mezzo» - sono glaciali. Mentre quelli tra Gigi e Totti, per esempio, sono eccellenti. Si può fare. Sabatini scioglierà presto il nodo Borriello. Il prossimo diesse giallorosso si incontrerà con il giocatore e il suo procuratore. Teoricamente, la Roma non è tenuta a far valere l’obbligo di riscatto pattuito un anno fa con il Milan. Le carte federali prevedono un diritto di riscatto, non un obbligo per la stagione successiva. Si tratta però di gentleman agreement tra grandi del calcio italiano. Vedremo. Una considerazione, però.

La Roma ha intenzione di investire una fetta del budget, che dovrebbe aggirarsi sui 35 milioni, per acquistare un grande attaccante. Pastore è in pole. Saranno acquistati anche quattro esterni. Uno potrebbe essere Ivan Tomecak, ala destra 21enne della Dinamo Zagabria, che fa della velocità un punto di forza. «Per Ivan non abbiamo avuto alcun contatto con i dirigenti giallorossi. Aspettiamo un cenno concreto», spiegava ieri il suo manager Shay Chen. Il suo cartellino non dovrebbe superare il milione di euro. L’affare è fattibile.