rassegna stampa roma

Il ritorno di Peruzzi? Si può

(Il Romanista – C.Zucchelli) – Ci sta pensando. Sta decidendo se, tornare, dopo 20 anni, a Trigoria. Al cuore, d’altronde, è difficile dire di no. Ecco perché Angelo Peruzzi, di nuovo alla Roma, è qualcosa di più di una...

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(Il Romanista - C.Zucchelli) - Ci sta pensando. Sta decidendo se, tornare, dopo 20 anni, a Trigoria. Al cuore, d’altronde, è difficile dire di no. Ecco perché Angelo Peruzzi, di nuovo alla Roma, è qualcosa di più di una possibilità.

L’attuale vice allenatore dell’Under 21 ha incontrato Walter Sabatini una settimana fa: il futuro direttore sportivo gli ha proposto di lavorare insieme, con un ruolo da scegliere in un secondo momento. Team manager o dirigente la possibilità più concreta, visto che, chiunque dovesse essere il futuro allenatore, porterà un preparatore da lui scelto. Meglio la scrivania del campo quindi, considerando che, una della peculiarità di Peruzzi, è quella di saper instaurare ottimi rapporti con i giocatori. Ne sanno qualcosa Totti (soprattutto) ma anche De Rossi e Perrotta, che con Angelo hanno condiviso l’esperienza del Mondiale tedesco. Proprio il Capitano sarebbe una delle persone più felici dell’arrivo di Peruzzi: lo voleva come compagno nella Roma (sembrava che fosse possibile nel 2004, poi non se ne fece nulla), è stato uno di quelli con cui ha legato di più nei lunghi raduni della Nazionale. A Coverciano ancora ricordano quando, in occasione della foto di squadra prima della partenza per la Germania, Totti si mise seduto sulle sue gambe, con una serie di battute difficilmente ripetibili. Sono amici, e anche tanto, Francesco e Peruzzi. Spesso anche pubblicamente hanno ammesso questo rapporto, basti rileggere le parole che l’ex portiere disse prima della partita contro l’Ucraina, sempre nel Mondiale tedesco: «Non capisco come si possa dire che Totti è un peso. Magari avercelo sempre...». Proprio quattro anni fa(più due giorni) Peruzzi annunciò l’addio al calcio. Era da poco terminato un derby (0-0) e lui, Angelo da Blera - che fa laziale, ma neanche troppo - spiegò a tutti che, dopo l’ennesima infiltrazione a un dito, non ce la faceva «davvero più». Totti e De Rossi si presentarono davanti ai microfoni. E dissero: «Spero - le parole di Totti - che Angelo Peruzzi possa ripensarci. Oltre ad essere un buon amico è anche un grande campione e il calcio ha ancora bisogno di persone come lui». De Rossi invece spiegò «quell’abbraccio a fine partita va al di là del valore tecnico e del fatto se continuerà o no. È quello che mi è stato più vicino di tutti nel Mondiale, che all’inizio per me è stato triste e sapete perché. Lui sapeva che non avrebbe giocato, mi è stato vicino, a livello umano è un campione come a livello calcistico ». Fu l’ultima partita vera di Peruzzi, anche se poi, in un Lazio-Parma scese in campo per prendersi il meritato riconoscimento di una carriera incredibile. Una carriera iniziata con la Roma e che, adesso, potrebbe tornare là dove tutto è cominciato. Lui ci sta pensando, entro due settimane darà una risposta.