Forza, muscoli, corsa, qualità, visione di gioco, classe, fantasia. È mix del centrocampista perfetto. Dura trovare qualcuno che, da solo, riunisca tutte queste caratteristiche. Come sostituire Badelj? Alla fine, dopo lunghi confronti, la decisione: con Veretout. Più sostanza, e meno geometria. Per poter mettere in tavola un centrocampo completo però, come riporta il Corriere Fiorentino, mancava qualche ingrediente. Per questo, è arrivato Gerson. Uno che, in teoria, ha tutto quello che serve per integrarsi al meglio con Veretout. Eppure, per il momento, il piano ha funzionato a metà. Benissimo il francese, molto meno il brasiliano.
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Il derby di Gerson
Arriva la Roma, per il brasiliano è l’ora del riscatto contro l’ex squadra
L'anno scorso al Franchi Gerson segnò una doppietta, ma aveva addosso la maglia della Roma. Punto più alto della sua finora complessa avventura italiana. Eppure, nonostante le mille difficoltà, Pioli ha scommesso forte su di lui. Lo ha voluto, ha insistito e,a costo di doverlo prendere in prestito secco, è stato accontentato.
L’inizio, è stato incoraggiante. Il gol (e l’assist a Chiesa) alla prima col Chievo, la grande prova con l’Udinese. Da quel momento però, si è spento. Corre poco (8,6 km a partita), crea il giusto (6 occasioni da rete dall’inizio del campionato) ma, soprattutto, non incide come dovrebbe sul gioco. Non a caso, a Torino, è finito in panchina. L’allenatore, comunque, è pronto a dargli subito una nuova occasione e, contro la Roma, sua ex squadra, Gerson dovrebbe partire titolare. Per dimostrare a Di Francesco che ha sbagliato a lasciarlo andare ma, soprattutto, per ripagare Pioli della fiducia. Senza pensare al futuro, e ad un eventuale ritorno nella Capitale.
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