(Il Romanista - V.Meta) - L’investitura è arrivata ieri verso l’ora di pranzo: «Pjanic è tecnicamente formidabile, anche se da fuori sembra un po’ lento. Lui ti anticipa un secondo prima e ti mette in difficoltà».
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Il Capitano spinge Pjanic
(Il Romanista – V.Meta) – L’investitura è arrivata ieri verso l’ora di pranzo: «Pjanic è tecnicamente formidabile, anche se da fuori sembra un po’ lento. Lui ti anticipa un secondo prima e ti mette in difficoltà».
Parole di Francesco Totti, mica uno qualsiasi. Se il Capitano parla di te sbilanciandosi fino a definirti "formidabile", se lo fa nella conferenza stampa che precede di due giorni un derby che non giocherà, allora c’è poco da fare, non puoi più nasconderti. Deve averlo capito anche Miralem Pjanic che a oggi è il principale candidato alla sostituzione di Totti nell’undici titolare e ieri ha incassato i complimenti del suo capitano, non solo quelli pubblici, ma anche quelli a microfoni spenti, lasciati cadere lì mentre lasciava la sala stampa. A Totti Pjanic piace parecchio, nonostante sia stato fra gli ultimi ad aggregarsi alla rosa. In queste settimane ha avuto modo di conoscerlo sul campo, visto che i due hanno giocato insieme tutte e quattro le partite di campionato. Adesso che la lesione muscolare rimediata contro l’Atalanta impedirà a Totti di guidare la Roma nel derby, a prenderne il posto al centro dell’attacco potrebbe essere proprio il bosniaco.
Rientrato a Roma due giorni fa dopo la parentesi europea che l’ha visto grande protagonista con la maglia della sua nazionale (un gol e un assist venerdì scorso contro il Lussemburgo), Pjanic si appresta a vivere il suo primo derby fra curiosità e un pizzico d’emozione. Nell’allenamento di ieri, il penultimo prima della rifinitura di sabato mattina, Luis Enrique ha mischiato le carte facendo disputare ai suoi delle partitelle quattro contro quattro. Pjanic era nel gruppo di Heinze, José Angel e Borriello, mentre insieme a Osvaldo - l’unico sicuro di una maglia da titolare in attacco - ha giocato il ritrovato Erik Lamela. Difficile trarne qualche indicazione concreta, qualche ipotesi più fondata si potrà fare solo dopo la seduta di oggi. L’argentino potrebbe essere la mossa a sorpresa del tecnico, per quanto le possibilità di vedere davvero Lamela dal primo minuto non siano molte. Dallo staff tecnico fanno sapere che la caviglia che lo tormenta da due mesi sta meglio, ma che il giocatore non ha ancora nelle gambe più di una trentina di minuti. Totti da parte sua ha avuto una parola più che dolce anche per lui: «L’ho visto poco per il problema alla caviglia, ma da quanto mi hanno detto i compagni è un giocatore che può fare la differenza. Se può essere il mio erede? Magari, sarebbe bello avendolo già a Roma».
Sicuro di un posto Pablo Daniel Osvaldo, reduce dalla felice parentesi azzurra, mentre la terza maglia dovrebbe finire a Bojan. Discorso diverso nel caso in cui Luis Enrique decida di lasciare Pjanic a fare l’intermedio: se così fosse, sarebbe Bojan a spostarsi al centro nel ruolo che di solito ricopre Totti, con al fianco Osvaldo e uno fra Borriello e Borini. Tutto da decifrare anche l’enigma Pizarro. Ieri il cileno ha abbandonato l’allenamento per un risentimento alla coscia sinistra, ma l’ecografia cui è stato prontamente sottoposto non ha evidenziato alcuna lesione, solo un affaticamento muscolare dal quale il Pek cercherà di recuperare fino all’ultimo così da poter essere in campo in un derby cui tiene tantissimo. Se ce la farà, a completare il terzetto con lui e De Rossi dovrebbe essere uno fra Gago, Perrotta e Simplicio. Poche certezze pure in difesa, dove c’è da risolvere il problema portiere: con l’infortunio occorso a Lobont, fra i pali si rivedrà necessariamente Stekelnburg, con Curci in panchina. Dei quattro della linea difensiva, gli unici certi di una maglia sono Josè Angel, pronto a prendere il suo posto a sinistra, e Burdisso al centro, con accanto uno fra Heinze e Kjaer, mentre a destra il tecnico sembra orientato a confermare Rosi. Già oggi se ne saprà qualcosa di più.
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