rassegna stampa roma

E pure Berlusconi fa gli auguri

(Il Romanista – B.De Vecchi) – «Sono contento per DiBenedetto, gli auguro di avere i successi che ho avuto io al Milan». A un giorno dall’“ora x” – domani a Boston l’As Roma passerà agli americani – arriva anche la...

Redazione

(Il Romanista - B.De Vecchi) - «Sono contento per DiBenedetto, gli auguro di avere i successi che ho avuto io al Milan». A un giorno dall’“ora x” - domani a Boston l’As Roma passerà agli americani – arriva anche la benedizione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

L’occasione è una cena, martedì, con la stampa estera. Con i corrispondenti di alcune testate, Berlusconi commenta la trattativa in corso tra la cordata americana e Unicredit: «Sono contento per DiBenedetto. Deve sapere, però, che si butta in un’avventura magnifica che dà tante soddisfazioni ma anche tanti dolori e preoccupazioni. Nel calcio si spendono tanti soldi e non si guadagna nulla». Il problema dei mancati profitti, spiega il premier, è di natura fiscale. «In Italia - dice - le imposte sono più del doppio rispetto alla Spagna. Le squadre italiane giocano in inferiorità proprio per il trattamento fiscale diverso rispetto all’estero». In conclusione, sottolinea Berlusconi, «nel nostro Paese il calcio non rende». Non rende. E produce ricavi più bassi di quelli dei club inglesi e tedeschi, che possono far leva sugli stadi di proprietà. Proprio lo stadio di proprietà sarà una delle priorità di DiBenedetto & Co. una volta acquistata l’As Roma.

Ormai mancano solo ventiquattro ore. Per la prima volta nella storia del calcio, l’America scoprirà l’Italia. Mai era successo che un club italiano passasse in mani statunitensi. Mai. Che invece una società di Serie A finisse in mani straniere, sì. La prima fu il Vicenza, acquistata nell’estate del ’97 dagli inglesi della Enic. Ieri, è stato aggiunto un altro tassello, scontato ma importante, per il buon esito della trattativa. E’ arrivato il via libera per le firme dal Consiglio di amministrazione di Roma 2000, composto dal professore Attilio Zimatore, dal responsabile corporate di Unicredit Antonio Muto e da Rosella Sensi. Per la dottoressa, si tratta di un atto storico. L’ultimo atto da presidente dell’As Roma. Adesso che Unicredit ha in mano anche la delibera della controllante del club, si può sottoscrivere il preliminare del contratto di compravendita con la DiBenedetto As Roma LLC. de, quella dello studio Bingham. Trentesimo piano, al numero 1 di Federal Street. Ci saranno tutti i protagonisti della trattativa, che – questo si può dire – non è stata affatto semplice: una sfilza di legali, gli uomini della comunicazione di Open Gate, a cominciare dal presidente Tullio Camiglieri, ma soprattutto i manager della banca, Fiorentino e Peluso, e i quattro soci della cordata, DiBenedetto, Pallotta, D’Amore e Ruane. Che nulla possa mettere più a rischio la vendita del club lo dimostra anche un’indiscrezione di cui è venuto ieri a conoscenza “Il Romanista”. Molto presto, Thomas DiBenedetto junior non sarà più solo. Entro fine maggio uno dei suoi quattro fratelli minori (e un altro ci sta pensando) verrà a Roma per una vacanza studio di sei o sette settimane. Non solo. Avremo anche il piacere di conoscere la first lady giallorossa. E’ attesa infatti a Roma miss Linda DiBenedetto. La moglie dell’ormai prossimo presidente dell’As Roma potrà aiutare il marito a trovare casa nella Capitale, visto che Mister Tom farà spesso la spola per questioni di lavoro tra Roma e Boston. «E’ un onore far parte della famiglia giallorossa», aveva detto DiBenedetto il 31 marzo al Roma Club Testaccio. Con l’arrivo della signora Linda e degli suoi figli, questa famiglia giallorossa è destinata ad allargarsi.