(Il Messaggero - S.Carina)Il primo approccio non è stato dei migliori. Diffidenza e qualche battuta di troppo non sono state gradite dalla controparte Usa.
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DiBenedetto sta con Lotito
(Il Messaggero – S.Carina) Il primo approccio non è stato dei migliori. Diffidenza e qualche battuta di troppo non sono state gradite dalla controparte Usa.
Ma chissà che in futuro Lotito e DiBenedetto non possano essere alleati. Anzi, a leggere la lettera che la Neep ha inviato venerdì scorso a Roma2000, sembra proprio che prossimamente Roma e Lazio potranno viaggiare a braccetto sia nella questione dei diritti tv che nella querelle Olimpico-Coni.
Ma andiamo con ordine. Dopo aver appreso dai giornali del rinnovo ancora per un anno dell’accordo con il Coni per l’affitto dello stadio (licenza Uefa) e a seguito della posizione tenuta da Rosella Sensi in Lega in merito al 25 % della torta derivante dalla vendita collettiva dei diritti tv 2010-11, DiBenedetto ha deciso d’intervenire in prima persona.
Sorpreso nel constatare l’empasse di Unicredit, l’imprenditore ha inviato una lettera a Roma 2000 (la risposta è attesa per oggi) chiedendo il motivo per il quale non sia stata consultata la Neep (come è previsto negli atti firmati) e ricordando come queste prese di posizione siano una evidente violazione dei termini del contratto firmato il 15 aprile a Boston (in giornata la documentazione all’Antitrust). La violazione, infatti, arriva nel momento in cui la decisione presa in un determinato contesto può pregiudicare gli aspetti economici dell’accordo sottoscritto.
Sgomberato il campo da possibili rescissioni che non sono state mai prese in considerazione, resta il problema di fondo: chi comanda nella Roma? E su quali basi vengono prese delle decisioni ritenute fondamentali per il futuro del club? Sui diritti tv, ad esempio, DiBenedetto vorrebbe capire il motivo (ed avere voce in capitolo) per il quale si sta sposando la linea delle 5 big, quando non c’è ancora nessun dato ufficiale che ne confermi la bontà. Anzi, da quello che trapela, la Roma guadagnerebbe di più alleandosi con le altre 15 società di A, Lazio in primis.
Il ragionamento è semplice: se c’è da perdere qualche soldo ma con questo si riduce la forbice con i due club milanesi e la Juventus, si attui questa politica. Il connubio con la società biancoceleste potrebbe proseguire anche sullo stadio. Quella sull’Olimpico era una battaglia da fare (per ottenere i diritti pieni di un affittuario) che però è stata rimandata, gioco-forza, alla prossima stagione.
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