(Corriere della Sera-L.Valdiserri) A ognuno la sua interpretazione. Meglio la vittoria dell’Udinese, che ha permesso alla Roma di scavalcare la Lazio grazie agli scontri diretti? O sarebbe stato meglio un pareggio? Lo diranno le ultime due giornate,
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DiBenedetto-Sensi: scintille sui diritti tv e sullo stadio
(Corriere della Sera-L.Valdiserri) A ognuno la sua interpretazione. Meglio la vittoria dell’Udinese, che ha permesso alla Roma di scavalcare la Lazio grazie agli scontri diretti? O sarebbe stato meglio un pareggio? Lo diranno le ultime due...
con Sampdoria e Lecce, rivali di Roma e Lazio all’ultima partita, in lotta per evitare l’ultima retrocessione in B. La Roma resta in corsa per il quarto posto e Montella tiene alta l’attenzione della squadra: la vittoria del Catania a Brescia è stata presa come un buon segnale. Ha alzato la quota salvezza e il Chievo, che domenica prossima affronterà l’Udinese, in caso di sconfitta stasera contro la Juve non sarebbe ancora salvo.
Ieri Montella ha parlato con Menez, rimasto fuori per 90’ contro il Milan. Il tecnico ha detto di non aver visto in settimana il giusto atteggiamento negli allenamenti, Jeremy è rimasto della sua idea. Sono giorni di incertezza. C’è la Coppa Italia da giocare, anche se battere l’Inter a San Siro sembra difficile, guardando alla scarsa autonomia fisica di una squadra che cala dopo un’ora e che non può sempre rimediare con la forza della disperazione negli ultimi minuti. C’è la volata Champions ancora aperta.
E c’è la questione societaria che, nei prossimi giorni, dovrebbe arrivare a dama. È atteso ad ore il via libera da parte dell’Antitrust, uno dei due passaggi tecnici che mancano all’ufficializzazione di Thomas R. Di-Benedetto a nuovo presidente. L’altro è il lancio dell’Opa che però, al prezzo cui verranno piazzate le azioni (0,6781 euro), dovrebbe raccogliere ben poche adesioni. Il fatto è che DiBenedetto e la sua cordata sono a tutti gli effetti i nuovi padroni della Roma, ma vedono che la vecchia proprietà è ancora attiva e non nella direzione che vorrebbero loro. Così è partita una lettera con richiesta di chiarimenti, spedita da Boston con destinatario il Consiglio di amministrazione di Roma 2000. DiBenedetto e soci non hanno gradito (eufemismo) né la posizione di Rosella Sensi sulla spartizione dei diritti tv (più precisamente sui «bacini» dei tifosi) né come è stata trattata la questione Olimpico. Nel primo caso è stata scelta un’alleanza con Inter, Milan e Juve: la Roma ci guadagna le briciole, le altre una fetta importante. Non sarebbe meglio rinunciare a pochi milioni facendone perdere molti più alle rivali storiche? La questione stadio avrebbe potuto portare a un’alleanza, anche se solo su quest’argomento, con Lotito. La Roma ha invece firmato l’accordo con il Coni per il prossimo anno alle condizioni pre-esistenti. Condizioni che gli americani avrebbero voluto ridiscutere, magari anche loro con la minaccia strategica di giocare altrove, come ha fatto Lotito con l’appoggio della Fiorentina. In ogni caso, sarebbe stata una partita a scacchi, che invece, è quanto meno rimandata di 12 mesi. DiBenedetto ha chiesto spiegazioni anche perché di danni, secondo loro, ne sono già stati fatti tanti: dal contratto con la Kappa fino al 2017, che sarà disdettato anche pagando una penale, alla perdita di Mexes a parametro zero in favore del Milan «alleato» in Lega. Un buco potenziale da 15 milioni di eur
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