A poche ore dal big match di campionato tra Roma e Napoli, il quotidiano "Il Mattino" ha intervistato il capitano dell'Italia campione del mondo nel 2006, Fabio Cannavaro. Qui uno stralcio delle sue dichiarazioni:
rassegna stampa roma
Cannavaro: “Totti e Spalletti non si sono capiti, c’è una grande stima reciproca tra i due”
"Ho detto al capitano giallorosso che è arrivato il momento di guardare al futuro perché da calciatore è difficile fare di più, ma lui vuole continuare"
La sfida di Roma è diventata decisiva per il secondo posto e l’altro accesso alla Champions.
«Momento particolare per le due squadre. Il Napoli meriterebbe qualcosa in più rispetto alla Roma dopo quanto ha fatto vedere quest’anno. Ma rischia se non va all’Olimpico con la testa, la preparazione e l’umore giusti. Recuperando Higuain dopo tre settimane, con l’organico al completo, può andare a vincere e a chiudere il discorso Champions:ne ha le forze».
Con un vantaggio di 5 punti sulla Roma a quattro partite dalla fine, il Napoli ha due risultati a favore.
«Calma. L’esperienza mi dice che bisogna sempre giocare per vincere ed è senz’altro quello che farà Sarri. In caso di risultato negativo, la situazione si complicherebbe perché il margine resterebbe di due punti e non si deve credere che il finale di campionato sia facile: nessuno fa regali».
Lei è stato recentemente a Trigoria, ha parlato con Spalletti e Totti.
«Con Spalletti c’è da sempre reciproca stima. Non sono stato un suo giocatore, però quando era allo Zenit mi ha avrebbe voluto: venne esonerato e l’operazione saltò. Ho studiato i suoi allenamenti. Sono stato a Trigoria nelle settimane in cui la Roma risaliva verso l’alta classifica e da parte di Spalletti c’era la preoccupazione che la squadra dopo sei-sette vittorie si fermasse, com’era accaduto in altri anni. Per questo, attraverso il dialogo con i giocatori, cercava di tenere alta la tensione».
Dialogo? Con Totti sembra che non lo abbia, al di là di pose studiate per foto e video.
«Ascoltando Spalletti e Francesco, mi sono fatto l’idea che in questo periodo non si siano capiti. Perché c’è una grande reciproca stima: li ho sentiti parlare l’uno benissimo dell’altro».
Lei, capitano di Totti in Nazionale, gli ha dato qualche consiglio?
«Anche se lui ha questa grande voglia di continuare, gli ho detto che è arrivato il momento di guardare al futuro perché da calciatore è difficile fare di più. Un ruolo dirigenziale sarebbe perfetto, dovrebbe parlarne con la società. Non vedrei Totti team manager della Roma, però vicepresidente d’alto profilo come Zanetti all’Inter sì: continuerebbe a vivere al fianco della squadra, nel suo ambiente».
La sua risposta?
«Vuole continuare. I grandi gol e i grandi numeri li farà sempre, però a quasi quarant’anni è difficile correre dietro agli avversari. Penso comunque che la gestione di Spalletti abbia aiutato e stimolato Totti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA