rassegna stampa roma

Baldini a ottobre, il progetto è ok

(Il Romanista-C.Zucchelli) Un incontro breve, durato poco meno di mezzora, in cui si sono approfonditi i discorsi sulla Roma che verrà e che, a fari spenti, sta già prendendo forma.

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(Il Romanista-C.Zucchelli) Un incontro breve, durato poco meno di mezzora, in cui si sono approfonditi i discorsi sulla Roma che verrà e che, a fari spenti, sta già prendendo forma.

E’ quello, andato in scena ieri, tra Franco Baldini, futuro direttore generale di As Roma, e Mauro Baldissoni, rappresentante dello studio legale Tonucci che cura gli interessi di DiBenedetto.

I due si sono visti in un elegante quartiere di Londra, dove Baldini vive e dove Baldissoni si trovava per motivi personali, legati al suo lavoro di avvocato e che nulla hanno a che vedere con la Roma. L’occasione, però, è stata utile anche per incontrarsi con l’attuale manager della nazionale inglese e chiarire con lui alcuni punti legati al progetto americano che inizia a prendere sempre più forma.

Baldini ha confermato la sua disponibilità a tornare a Roma, liberandosi però dalla Football Association (la federcalcio inglese) solamente quando l’Inghilterra avrà terminato le qualificazioni ad Euro 2012. L’ultima partita, contro il Montenegro di Vucinic, è in programma ad ottobre e soltanto in quel momento Baldini, ufficialmente, farà parte dei quadri dirigenziali della nuova Roma. Per lui (ed è sempre stato così, anche agli inizi della carriera) la forma conta quanto la sostanza e quindi non intende lasciarsi male né con l’amico Capello né, tantomeno, con tutte le persone che hanno lavorato con lui in questi anni e con le quali il rapporto è ottimo. Ciò non toglie che l’idea di iniziare la nuova avventura romana lo stimoli e anche parecchio: il progetto giovane sì, ma anche vincente, che si sta delineando lo intriga ed è convinto che ci siano i margini per qualcosa di importante, basta solo fare scelte giuste e ponderate. In questo senso, la sua esperienza internazionale è una garanzia.

Baldini, inoltre, ha fatto sapere che, pur arrivando ad ottobre a Trigoria, continuerà a rimanere in contatto con Sabatini (il cui contratto di consulenza, in attesa di diventare il nuovo ds, è già pronto) e a partecipare alla costruzione della squadra. Il primo nodo da sciogliere, in questo senso, riguarda l’allenatore. Che a Baldini piaccia un uomo giovane e "di campo" non è un mistero, non a caso aveva contattato Villas Boas in tempi non sospetti, quando cioè l’ex vice di Mourinho era solamente un allenatore di belle speranze che stava facendo una discreta stagione col Porto. Incassato, almeno per ora, il rifiuto dell’allenatore portoghese che non se la sente ancora di allenare in Italia, Baldini sta valutando attentamente il comportamento di Vincenzo Montella: lo conosce bene per averlo avuto da giocatore, gli riconosce competenza e personalità ed è convinto che possa giocarsi fino in fondo le sue chance.

Lo convince meno, invece, l’ipotesi Ancelotti, non fosse altro perché l’idea di calcio che ha in mente Baldini per la Roma del futuro difficilmente si sposa con quella dell’allenatore del Chelsea. Questo però non vuol dire che Ancelotti sia fuori gioco, ma che, in questi giorni, si sta ancora parlando per prendere una decisione che accontenti tutti. Gli americani, certo. Ma anche i tifosi della Roma. La maggior parte dei quali vede in Baldini la prima garanzia di una grande squadra. I tempi dello striscione “Baldini sindaco di Roma” non sembrano più così lontani.