rassegna stampa roma

Allarme sui conti della serie A, il debito totale sale a 600 mln

(La Repubblica-F.Bianchi) Serie A al collasso, i debiti crescono di 81 milioni di euro, toccando complessivamente quota 611 milioni. Il quadro allarmante che esce dallo studio della Deloitte fa risaltare,

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(La Repubblica-F.Bianchi) Serie A al collasso, i debiti crescono di 81 milioni di euro, toccando complessivamente quota 611 milioni. Il quadro allarmante che esce dallo studio della Deloitte fa risaltare,

inoltre, come il risultato d’esercizio complessivo sia peggiorato del 51%, superando i 250 milioni di euro di perdita netta. C’è un’unica strada per frenare l’emorragia: tagliare l’ingaggio ai calciatori. Sì, perché se è vero che i ricavi aggregati del nostro calcio sono saliti del 3,6% (60 milioni di euro in più, toccando così quota 1.736 milioni complessivi), è altrettanto vero che il costo del lavoro è ancora cresciuto ed è arrivato all’80% del valore della produzione nel 2009-’10 (la stagione precedente era al 74%). Dal 2013-’14 scatta la mannaia di Michel Platini e chi non raggiunge il breakeven (“spendi solo quanto ricavi”, il motto del n.1 dell’Uefa) non può partecipare alle Coppe europee: stando ai dati di oggi, la lista delle bocciate sarebbe lunga e prestigiosa (Manchester City e United, Chelsea, Milan, Inter…) ma c’è abbastanza tempo per correre ai ripari. Come? Tagliando, appunto, sul costo del lavoro (Galliani ha appena iniziato la sua maratona…) e incrementando i ricavi da stadio e merchandising (ma in Italia è complicato).

Oggi, per le big italiane, è decisivo l’apporto di capitali da parte dei mecenati (Berlusconi e Moratti in testa), cosa che con il Financial Fair Play sarà sempre più complicata. Il nostro calcio vive soprattutto sui ricavi dei diritti tv (52% del fatturato) e l’ultima rissa in Lega lo conferma, e negli ultimi 10 anni il fatturato della serie A, al netto delle plusvalenze, è cresciuto del 51% (1.151 milioni nel 2000-01; 1736 nell’ultima stagione). Ma non basta, se non si cominciano a ridurre gli ingaggi.