Non bastavano la crisi di risultati, i problemi sul mercato causati dal Fair Play finanziario e il caso Nainggolan. Ieri, qualche ora prima del summit londinese con la dirigenza, James Pallotta ha riaperto la polemica con parte della tifoseria. Il presidente della Roma è intervenuto in mattinata al convegno Leaders in Sport Meet Innovation e si è soffermato sul discorso sicurezza: "Chi ha mai assistito ad una partita in Italia? Sapete com'è un derby tra Roma e Lazio? Nel Nord Italia non litigano molto, non è così, ma al Sud, come Napoli, Roma, i problemi di sicurezza sono davvero significativi. Un anno e mezzo fa siamo andati dalla polizia, mi sono seduto ad un tavolo ed ho chiesto: Perché non arrestate queste persone?. Mi è stato aperto un fascicolo pieno di persone che avevano commesso qualcosa ma c'erano soltanto immagini sfocate. Quindi abbiamo chiesto di portare telecamere ad alta definizione all'interno, e le abbiamo comprate noi, anche se non siamo i proprietari dello stadio, per iniziare a vedere chi è che crea problemi".
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Pallotta: “Odiavo il calcio ma adesso ne vado pazzo”
Il presidente: "Per la mia Roma vorrei 30 milioni di tifosi"
Molti tifosi sui social e sulle radio hanno espresso il loro disappunto tra chi ha ricordato a Pallotta i tanti episodi diviolenza al nord (dalle bombe carta di Torino all'omicidio di De Falchi a Milano) e chi gli ha consigliato di pensare più ai problemi tecnici della squadra ed economici del club.
Il presidente ha parlato poi del futuro stadio della Roma: "Non puoi essere un brand mondiale senza possedere un proprio stadio. Tutti a Roma vogliono questo stadio, eccetto forse i tifosi della Lazio, ma loro ci andranno a giocare una volta all'anno... Fino a 5 anni fa pensavo che il calcio fosse uno sport orribile, non lo riuscivo a capire. Ora per il calcio sono fuori di testa. Ci sono tre miliardi di tifosi di calcio nel mondo e io vorrei che l'1% avesse la Roma come secondo team preferito, per tutte le cose che facciamo. Questo vorrebbe dire avere 30 milioni di fans e sono i numeri a cui dobbiamo ambire".
Qualche ora dopo Pallotta ha incontrato il dg Baldissoni e l'ad Gandini, poi è stato il turno di Monchi per il tanto atteso summit di mercato. Il ds ha spiegato al presidente la necessità di almeno un rinforzo che però arriverà solo in caso di cessioni. I due si sono confrontati anche sulla crisi del club, ma c'è ancora la volontà di puntare su Di Francesco. In serata tutta la dirigenza ha assistito alla partita di Nba tra Philadelphia 76ers e i Boston Celtics.
(F.Balzani)
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