Il declino è evidente. Non serviva leggere la lista dei 23 candidati al Pallone d’oro per capire che il calcio italiano, la serie A, sono in recessione. Nella compagnia calciante giudicata degna di concorrere al riconoscimento non c’è un giocatore nostrano. Dell’ex campionato più bello del mondo c’è il solo Pogba, ma il francesino della Juve non ha nessuna possibilità di vincere. A gennaio la palma del più forte se la contenderanno il campione uscente Cristiano Ronaldo (trionfatore della Champions) e l’esercito dei tedeschi campioni del mondo (Neuer, Lahm, Müller, Goetze, Schweinsteiger, Kroos). Per una volta in un cantuccio se ne dovrebbe stare Messi.
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Italia, terra che non ha più Palloni d’oro
Nella compagnia calciante giudicata degna di concorrere al riconoscimento non c’è un giocatore nostrano. Dell’ex campionato più bello del mondo c’è il solo Pogba, ma il francesino della Juve non ha nessuna possibilità di vincere
L’argentino ha segnato la solita valanga di gol, ma non ha vinto nulla. Il tecnico della Roma, il francese Garcia, tende la mano: «Il campionato italiano non è di serie B. Questo è l’anno del Mondiale ed è quindi particolare », ma è una mezza verità. Perché se è vero che il flop in Brasile ha fatto fuori i soliti Buffon e Pirlo è anche vero che dietro di loro non c’è niente. Dai trionfi di Cannavaro nel 2006 (col difensore già emigrato al Real Madrid) e del milanista Kakà l’anno successivo sembra trascorso un secolo. Ma non ci siamo improvvisamente dimenticati di come si gioca a pallone. Infatti nella rosa degli allenatori candidati al premio di migliore del 2014 ci sono Conte e Ancelotti, rispettivamente vincitori del super-scudetto a 102 punti con la Juve e della fatidica decima Coppa dei Campioni con il Real Madrid. Ci mancano i mezzi, non le idee
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