rassegna stampa roma

Palazzi e le inchieste che aspettano risposte

(la Repubblica – F.Bianchi) – Giancarlo Abete gli ha promesso la riconferma, altri quattro anni: il superprocuratore Stefano Palazzi resterà quindi al suo posto.

Redazione

(la Repubblica - F.Bianchi) - Giancarlo Abete gli ha promesso la riconferma, altri quattro anni: il superprocuratore Stefano Palazzi resterà quindi al suo posto. Ha avuto, è vero, una primavera-estate molto impegnativa: non tutte le arringhe hanno avuto successo. Fallito il patteggiamento con Conte, assolti Bonucci e Pepe. Capita, ai pm. Ma ora Palazzi dovrà dare altre risposte:

a) che fine ha fatto l'inchiesta su Genoa-Siena, partita dello scorso campionato (22 aprile), la partita della vergogna coi giocatori di casa obbligati a togliersi la maglietta? Una cosa mai vista in passato. La procura della Repubblica di Genova ha passato già le carte a Palazzi: quando decide il procuratore Figc? Deferimento o archiviazione? Lo faccia sapere, sono passati tre mesi e mezzi (e la giustizia sportiva dovrebbe essere veloce...).

B) Aurelio De Laurentiis non ha presentato il Napoli alla premiazione della Supercoppa a Pechino. Un pessimo gesto che ha ben pochi precedenti nello sport: il fascicolo ora è passato dal giudice Tosel alla procura federale. Che decide Palazzi? Si fa finta di niente?

C) Non solo la Juve ha fatto due comunicati di fuoco, sulla "barbara" giustizia sportiva, ma anche Conte ha tuonato contro i giudici che lo hanno condannato: ci sono gli estremi del deferimento o adesso si può dire di tutto? Basta che Palazzi ce lo faccia sapere.

D) Calcioscommesse: a che punto è l'inchiesta che riguarda Napoli, Genoa e Lazio? Ci saranno altri interrogatori (Mauri, ad esempio, è già stato sentito)? Ci saranno deferimenti e processi a stagione in corso? Probabile. Palazzi aspetta ancora carte da Cremona e per questo va lento? Silenzio totale. Intanto, si gioca. Una giustizia a rate. Quando si finirà? E poi bisogna riformare la giustizia sportiva: non solo la responsabilità oggettiva, che in qualche caso è troppo penalizzante per i club ma che resta un caposaldo dello sport (come ha ricordato più volte Petrucci). Ma, anche tenendo conto delle necessità di fare in fretta, perché non consentire almeno i confronti in aula fra i vari imputati? Perché, ad esempio, non mettere di fronte Conte al suo accusatore Filippo Carobbio?[...]