L’Inter di Pioli cerca di fare l’ultimo passo per dimostrare di essere diventata grande. Questa sera a San Siro con la Roma, l’allenatore nerazzurro dovrà condurre la squadra alla prima vittoria della sua gestione contro una delle tre capoclassifica. Finora sono arrivate due sconfitte con Juventus e Napoli, unici momenti negativi di un bilancio da dieci successi e un pareggio in tredici giornate. Un filotto che ha permesso all’Inter di rimontare fino alla quarta posizione a un gradino dalla zona Champions League: con un successo oggi la distanza scenderebbe a -3 dal Napoli.
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Mai battuta una grande, la Roma fa l’ultimo test a Pioli
Il tecnico nerazzurro ha perso sia contro la Juve che con il Napoli. I suoi precedenti con Spalletti non sono incoraggianti: un pareggio, quattro sconfitte e due esoneri sulle panchine di Parma e Lazio
I precedenti di Pioli con Spalletti però non sono incoraggianti, ricordano Pinci e Scacchi su "Repubblica": un pareggio, quattro sconfitte e due esoneri sulle panchine di Parma e Lazio. I giallorossi hanno davanti un tour de force di sette giorni con Lazio in Coppa Italia e Napoli in campionato, un confronto che dopo la sconfitta dei campani con l’Atalanta diventa un match point per blindare il 2° posto: «Almeno non cadremo nel tranello di pensare che una partita sia facile. Il nuovo stadio darà sbocchi economici, ma non ci farà vincere a Milano. Può essere che avrà relazioni col mio futuro, ma non so se quando aprirà sarò morto», scherza Spalletti prima di replicare a Pioli che ha definito «pesante» la differenza di rigori tra Roma e Inter in campionato (undici a due): «Non ho capito se si lamentano perché ne hanno ricevuti pochi o perché ne hanno dati troppi a noi. Loro sono forti, devono avere un handicap sennò noi deboli come facciamo a colmare il gap?». Ma per adesso comandano i giallorossi.
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