«Vogliamo che la Roma abbia uno stadio ma nel rispetto della legge ». Virginia Raggi ripete questa frase da settimane. Le parole della sindaca, però, arrivano dopo l’avvio dell’iter per l’apposizione di un vincolo all’ippodromo di Tor di Valle proposto dalla soprintendenza all’Archeologia, belle arti e paesaggio di Roma. «Vi sono quindi nuovi elementi che incidono sulla valutazione e realizzazione del progetto che in queste settimane è oggetto di verifica da parte del Comune», afferma Raggi in una nota che arriva al termine di una giornata in cui dal Campidoglio filtra solo una posizione: «Stiamo studiando». Non è chiaro, scrive Favale a La Repubblica, se e quanto questa procedura avviata dalla soprintendente Margherita Eichberg possa pesare sul progetto definitivo.
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La sindaca sullo stadio: “Il vincolo dello Stato influisce sul dossier”
Mercoledì il nuovo incontro con i proponenti. La Conferenza dei Servizi decisoria si avvicina
Singolare la tempistica dell'intervento della Soprintendenza, a due settimane dalla riapertura della Conferenza dei Servizi decisoria sul progetto.«Non ci siamo svegliati ora — replica la Eichberg — è dal 2014 che diamo pareri di forte criticità a cui non è seguita alcuna revisione progettuale. Non siamo i burocrati che si mettono di traverso». La procedura di vincolo della soprintendenza arriva in una situazione già confusa, con la squadra dei 5 Stelle in Comune pressata dalla base per l’annullamento della delibera originaria voluta da Ignazio Marino. A provare, almeno politicamente, a mettere un punto sulla questione, domani sarà in città Beppe Grillo ed è possibile che il leader del M5S incontri anche la sindaca. Potrebbe dare suggerimenti utili ad affrontare il nuovo incontro con la Roma, previsto per mercoledì 22 febbraio. In quell’occasione, la maggioranza ha deciso che a quel tavolo (come ai successivi) dovranno sedere anche Marcello De Vito, presidente dell’Aula, Paolo Ferrara, il capogruppo, e Donatella Iorio, presidente della commissione urbanistica.
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