Ringrazio il presidente per l’opportunità che mi ha dato. La Roma capita una volta nella vita. Non volevo perdere questa opportunità. Spero di non pentirmi». Salih Uçan aveva scelto le parole più giuste, quelle più belle, per presentarsi ai suoi nuovi tifosi. Anche il presidente del Fenerbahçe, Aziz Yildirim, aveva dato ormai per fatto l’accordo:
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Uçan dice sì, Trigoria ci pensa
In arrivo il gioiellino turco Uçan, che nel frattempo ringrazia il suo ex presidente per averlo lasciato andare.
«Avrei voluto tenere Uçan, era il futuro del Fenerbahçe e all’inizio non volevo aprire una trattativa con la Roma, ma volevo anche che il ragazzo potesse realizzare il suo sogno di giocare in Italia. Ho pensato che se glielo avessi impedito, sarei diventato suo nemico». Ma l’accordo non è ancora ufficiale, mancano le firme e non sono previsti sbarchi a Fiumicino nelle prossime ore. La Roma ci sta riflettendo. La società incassa volentieri la pubblica stima del giovane Salih, ma per ora non giungono segnali di una chiusura imminente della trattativa. L’intesa in realtà è stata raggiunta e le cifre sono grosso modo quelle che circolano da giorni: 4 milioni per il prestito oneroso per due anni, con diritto di riscatto per la Roma fissato a 11 milioni. A Trigoria stanno però valutando pro e contro dell’operazione.
Fino a ieri (attenti agli avverbi di tempo, in questa occasione contano parecchio), il club non aveva deciso se chiudere l’affare e portare subito in giallorosso Uçan, o temporeggiare ancora, oppure congelare l’accordo di massima rinviandone la conclusione alla prossima sessione di mercato. La ragione è evidente. La Roma ha in pugno l’affare e non ha alcuna fretta di tesserare il giocatore. Sabatini si sta muovendo in più direzioni e su più nazionalità, evidentemente non tutte comunitarie. Se davvero si sta chiudendo per il difensore centrale montenegrino Marko Basa del Lille (prezzo, circa 4 milioni), e se davvero Uçan non sarà preso per essere ceduto in prestito – eventualità, occhio, che anche ieri veniva esclusa – allora non ci sarà più spazio per ingaggiare altri calciatori extra UE.
Magari un’ala. Magari un terzino. Già, l’ala. È uno splendido giallo di mercato quello che riguarda Juan Iturbe. L’esterno del Verona ha pranzato tre giorni fa con il nuovo allenatore del Milan, Filippo Inzaghi. Per la cronaca, a tavola c’erano solo loro due. Mancava Galliani. L’ex Superpippo avrebbe ricevuto rassicurazioni dal paraguaiano (naturalizzato argentino) sulla volontà di giocare con i rossoneri la prossima stagione. Peccato che il suo agente, quel Gustavo Mascardi che è in ottimi rapporti con Sabatini, martedì se ne sia uscito rivelando a “gazzettagiallorossa.it” una trattativa in fase più che avanzata con la Roma.
Mascardi, che la scorsa settimana si è incontrato a Roma con il mediatore e stretto collaboratore di Galliani, Ernesto Bronzetti e col presidente del Real Madrid, Florentino Perez, ha tutto l’interesse a mettere pressione alle corteggiatrici. Giochi di mercato a cui Sabatini non ama partecipare. Il ds, segnalato attivissimo e in grandissima forma, ieri si è visto con Garcia. Il “meeting” si è tenuto lontano da Trigoria. Per il tecnico, che ripartirà oggi, si è trattato dell’ennesimo break dalle vacanze, necessario per concordare assieme a Sabatini le prossime mosse per rafforzare la rosa. Il ds è a Roma, il dg è a Boston. Baldissoni è volato ieri a Boston da Pallotta. Oggetto, una generica programmazione generale. Stadio e mercato rientrano nel concetto.
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