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Garcia: ”Persa per i gol sbagliati”

(Il Romanista – M.Macedonio) Come era già successo nel derby, la Roma non concretizza le occasioni costruite nei primi quarantacinque minuti, di cui almeno un paio certamente nitide, e paga a caro prezzo – oltre agli errori della serata...

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(Il Romanista - M.Macedonio) Come era già successo nel derby, la Roma non concretizza le occasioni costruite nei primi quarantacinque minuti, di cui almeno un paio certamente nitide, e paga a caro prezzo – oltre agli errori della serata – i due gol, pesanti, subìti nella gara di una settimana fa.

E’ lo stesso Rudi Garcia a sintetizzare in tal modo i motivi della sconfitta: «La nostra colpa, stasera, è aver preso tre gol e non averne segnato neanche uno – ammette il tecnico francese a fine partita. – La qualificazione? L’abbiamo probabilmente persa nella partita di andata. Di certo, dobbiamo migliorare nella capacità di inquadrare i tiri. Anche questa sera si è ripetuto quanto era accaduto domenica scorsa contro la Lazio, quando abbiamo creato diverse occasioni e non siamo riusciti a concretizzarle. Ma dobbiamo essere positivi e dire che continueremo a lavorare, perché è questa la chiave per il futuro. Intanto, chiudiamo il libro della Coppa e riapriamo quello del campionato».

Dove la Roma ha attualmente quattro punti di vantaggio sul Napoli. «Per il momento siamo davanti – dice Rudi Garcia. – La partita in meno non è ancora stata giocata e quindi non è né vinta né persa, anche non dobbiamo fare l’errore di considerare già acquisiti i tre punti in classifica». Intanto, c’è da tornare a guardare subito avanti. A cominciare dall’impegno di domenica sera all’Olimpico. «Dobbiamo ritrovare subito la chiave e vincere contro la Sampdoria. Dobbiamo andare con il nostro gioco ed è questo che faremo. E poi, non perdere la fiducia. Il Napoli è una buona squadra, ma noi abbiamo pagato gli errori che abbiamo fatto, stasera e nella prima delle due sfide».

C’è stato forse un problema di stanchezza, visto che otto dei giocatori in campo erano gli stessi che avevano disputato anche il derby? «Non penso. Non è un problema fisico. Abbiamo visto una Roma che ha avuto le sue occasioni e che anche in dieci ha fatto sforzi importanti per ottenere la qualificazione. Peccato, giocare in dieci sul 3-0. Ci vorrebbe più comunicazione in campo – continua il tecnico, alludendo soprattutto al rapporto con l’arbitro. – E dispiace cje sia stata sanzionata quella situazione (l’applauso di Strootman, ndr), che è meno pericolosa di un fallo brutto. Stasera non ho visto né prevenzione né comunicazione. Ho visto un gesto di nervosismo anche da parte di un giocatore del Napoli e non è successo niente. Il regolamento deve essere uguale per tutte e due le squadre. Ma va bene così».

Tra le novità di formazione, anche l’utilizzo di Baastos dall’inizio. «Lui ha giocato bene, anche sul piano fisico, ha fatto una buona partita. Anche se è difficile dire che uno ha giocato bene quando la squadra perde 3-0. Bisogna essere più attenti, sia a quando abbiamo momenti deboli che a quando abbiamo momenti forti e possiamo fare più male all’avversario. E’ una parte del nostro problema, questo, ovvero che quando possiamo colpire dobbiamo farlo. Dobbiamo essere più cinici. Sull’1-0 per loro la partita non era affatto finita. Ma dobbiamo iniziare il secondo tempo in maniera più efficace.

La coppa è così, può succedere di tutto, ma stasera l’efficacia l’ha avuta solo il Napoli». In effetti, due passaggi a vuoto all’inizio del secondo tempo non sono cosa da Roma. «Dobbiamo tenere di più la palla, perché se segniamo il 3-1, possiamo ancora sperare di andare ai supplementari. Ma guardiamo avanti. Dobbiamo recuperare per domenica e, come ha fatto dopo la sconfitta di Torino con la Juventus, questa squadra deve tornare subito a vincere». Tra quattro settimane sarà di nuovo Napoli-Roma al San Paolo. Quasi un nuovo esame di maturità. L’occasione per riscattarsi? «L’esame di maturità sarà più domenica. Ora conta solo questa gara con la Sampdoria. Poi vedremo. Dobbiamo tornare ad essere positivi e ciò che conta di più, adesso, è vincere domenica».