Le chiavi del Paradiso finiscono in mano a Simone Inzaghi. La Lazio batte la Roma anche in campionato, dopo la semifinale di Coppa Italia, e lo fa in maniera ancor più netta del risultato finale. Il 3-1 dei biancocelesti, padroni psicologicamente del match per 80 minuti su 90, trascina con sé una serie di considerazioni importanti per il campionato e per il calcio che verrà, come riporta Valdiserri su Il Corriere della Sera. Primo: la Lazio è, insieme all’Atalanta, l’unica sorpresa di un campionato deludente per qualità e Simone Inzaghi è un allenatore di prima fascia. Secondo: la Roma dovrà difendere il secondo posto dall’attacco del Napoli, ma ha fallito ancora una volta l’esame di maturità: ieri poteva recuperare due punti sulla Juve e invece ne ha perso un altro. Terzo: la "mentalità vincente" che Spalletti avrebbe portato a Trigoria si scontra con il campo. Quarto: la pessima prestazione di Orsato e dei suoi assistenti sono la miglior pubblicità per l’introduzione della Var nel prossimo campionato.
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Roma stordita dal ballo di Simone. Nemmeno Orsato ferma la Lazio
I biancocelesti sono stati padroni psicologicamente del match per 80 minuti su 90
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