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La Roma è furibonda Totti: “Contro la Juve sempre la solita storia”

A parlare sono Francesco Totti e Walter Sabatini, capitano e direttore sportivo, la voce dello spogliatoio e quella della società, e le parole che usano fanno parecchio rumore.

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Una reazione furibonda, forse la prima nella gestione americana della Roma, di fronte ai torti subiti a Torino. A parlare sono Francesco Totti e Walter Sabatini, capitano e direttore sportivo, la voce dello spogliatoio e quella della società, e le parole che usano fanno parecchio rumore. Totti, che nel 2005 dopo una sconfitta per 2-1 contro i bianconeri venne deferito per aver detto, riferendosi all’arbitro Racalbuto e ai suoi collaboratori, che «è difficile giocare 14 contro 11», stavolta non è da meno. «Sono anni - il suo sfogo ai microfoni di Sky - che ci capitano questi episodi. Quello che è successo ha condizionato la gara e può condizionare la stagione. Se siamo stati battuti dall’arbitro? Sicuramente non dalla Juventus, volevamo assolutamente vincere e i tre episodi hanno rovinato tutto».

Il capitano è un fiume in piena. «Loro dovrebbero fare un campionato a parte, l’ho sempre detto. O con le buone o con le cattive vincono sempre. Non sta a me dire se siamo tornati ai vecchi tempi (il riferimento è a Calciopoli, n.d.r.), di questa gara si parlerà tantissimo e tutta l’Italia vorrebbe dire le cose che sto dicendo io. Per loro tra il dubbio e il rigore è sempre rigore. Com’è possibile non vedere il fuorigioco? Parlatene voi in studio perché se lo faccio io mi squalificano. Adesso la rabbia c’è ed è tanta, siamo una grande squadra e dobbiamo rialzare subito la testa, ma bisognerebbe mettersi nei nostri panni, noi ci alleniamo per vincere poi capitano questi episodi, è durissima da mandare giù anche se loro sono una squadra formidabile». 

Totti non riesce a darsi pace. «Io rispetto l’arbitro e l’ho sempre rispettato. Però con loro non ci sono mai dubbi, è quello il problema. Se fosse accaduto al contrario, sarebbe restato il dubbio. Anche io penso alla buona fede, però in una partita così importante non si possono sbagliare tutti questi episodi. Sono a favore della tecnologia in campo, si devono sbrigare ad utilizzarla, anche se poi per loro diventerebbe un problema. Fino a quando c’è la Juventus nel campionato italiano arriveremo sempre secondi», l’amara conclusione del numero dieci. 

Dura anche la reazione del d.s. Walter Sabatini. «È scientifico che i due calci di rigore non ci fossero e che il terzo gol fosse in fuorigioco. Accettiamo la sconfitta, il risultato del campo e constatiamo che l’arbitro è stato sfortunato: i tre gol della Juventus non erano buoni. Non cerco gli espedienti per risolvere le cose: non abbiamo vinto però basta guardarci intorno, i due rigori non c’erano e il terzo gol era da annullare». Mantiene un profilo più basso, invece, Maicon. «Non mi piace parlare degli arbitri - le sue parole - tutti scendiamo in campo per fare il nostro lavoro al meglio e non sempre ci riusciamo: ci può stare».