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Quell’esultanza alla Batigol. Ecco la vendetta di Medhi

Il difensore: "Bello segnare contro la mia ex squadra. Sto bene fisicamente e il poter giocare con continuità fa la differenza"

Redazione

Segna ed esulta, ma proprio tanto. Dura lex, sed l’ex. Benatia decide la sfida tra la Juve e la sua ex Roma, come scrive Nerozzi sul Corriere della Sera. Incursione in area, e pazienza se invece del colpo di testa (di Chiellini), stavolta segna al secondo tap-in, di voglia e di forza. Poi esulta mimando con le braccia la mitragliata, alla Batistuta, uno che con la Roma ci ha vinto uno scudetto a raffiche di gol, appunto. "Bello segnare contro la mia ex squadra" confida felice. "La verità è che sto molto bene fisicamente — racconta agli amici in questi giorni il difensore marocchino — e il poter giocare con continuità fa la differenza".

Quella di Benatia non è una rivincita sugli ex compagni, ma una vendetta sulla società, con cui si lasciò malissimo, ai tempi di Walter Sabatini. Ammesso che sia un pessimo addio finire al Bayern Monaco. Perché poi, con alcuni giallorossi è rimasto molto legato, specialmente con De Rossi. Tanto che, ogni tanto, più di una sbirciatina alle partite della Roma in televisione la dà. L’amico era però Pjanic, giusto per restare nella tribù dei tanti ex sul prato: difatti, se visto dov’è finito. Del resto, il bosniaco è poi quello che fionda in area i calci d’angolo, sui quali Benatia ha spesso fatto la differenza, anche con la maglia della Roma.