rassegna stampa roma

Nainggolan «Colpa nostra, non avevamo tanta fame»

A parole, così come in campo, Radja Nainggolan è uno che non si tira mai indietro. Non fa eccezione il post-partita di Napoli, una delle peggiori prestazioni della squadra giallorossa.

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A parole, così come in campo, Radja Nainggolan è uno che non si tira mai indietro. Non fa eccezione il post-partita di Napoli, una delle peggiori prestazioni della squadra giallorossa. «La colpa è soltanto nostra - la sua analisi - dobbiamo lavorare di più. L’allenatore aveva preparato la gara in un altro modo, noi non siamo riusciti a seguirlo, anche per merito del Napoli. Le poche occasioni che siamo riusciti a creare, non le abbiamo finalizzate». L’accusa più grande è quella di aver concesso un tempo alla squadra di Benitez. «Siamo entrati in partita troppo tardi, loro ci hanno schiacciati fin dall’inizio. Non siamo riusciti a fare il nostro gioco ed è stato giusto che non abbiamo raccolto niente, anche se abbiamo sbagliato il gol del pareggio».

In molti credono che la batosta contro il Bayern Monaco abbia lasciato degli strascichi. Il «Ninja» non è d’accordo. «Il Bayern è dimenticato, ripensare a quella partita sarebbe una scusa. Il Napoli aveva più fame di noi, la differenza l’hanno fatta le piccole cose. È giusto che abbiano vinto». Un’analisi comunque dura, che mette in evidenza delle crepe che si sono create in quella che fino ad un paio di settimane fa sembrava una macchina perfetta. «Stiamo attraversando un momento in cui le cose non vanno bene dal punto di vista del gioco, anche se nell’ultima partita col Cesena avevamo vinto. Non siamo la Roma che eravamo abituati a vedere, dobbiamo ritrovare quella squadra. La stanchezza è sempre la scusa più semplice quando si perde, ma noi siamo bravi nel palleggio quindi non c’entra niente con la gara di Napoli in cui non siamo riusciti a fare il nostro gioco».

Preoccupazione, a fine gara, anche nelle parole del d.s. Walter Sabatini. «Non possiamo pensare che una partita come quella col Bayern non lasci strascichi. Dobbiamo lavorare per ricreare un’idea di noi stessi e ci riusciremo perché c’è sintonia tra l’allenatore e la squadra. È un momento molto delicato, dobbiamo tutti fare le nostre riflessioni e dare qualcosina in più. Dobbiamo ripartire, lo faremo: è una squadra che esprime qualità, una coesione forte. Siamo solo moderatamente preoccupati».