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L’occasione della Roma

I numeri «inglesi» della Roma sono raccapriccianti. Diciotto trasferte nelle Coppe europee e una sola vittoria, per altro inutile per il passaggio del turno

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Rudi Garcia, usando con astuzia il ranking Uefa, dice che la Roma, nel girone di ferro con i campioni d’Inghilterra, di Germania e di Russia, non doveva essere nemmeno il terzo incomodo, «perché noi eravamo in quarta fascia». Però, visto che la prima partita contro il Cska Mosca è finita 5-1 e che il Manchester City ha perso all’ultimo minuto contro il Bayern Monaco, nemmeno lui può evitare di dire che la Roma è davanti a una grande occasione e che «la pressione è sicuramente più pesante per il City che per noi». I numeri «inglesi» della Roma sono raccapriccianti. Diciotto trasferte nelle Coppe europee e una sola vittoria, per altro inutile per il passaggio del turno: 1-0 a Liverpool, con gol di Guigou, nella Coppa Uefa 2001.

In Champions, in 15 sfide agli inglesi, sono arrivate 3 vittorie (solo all’Olimpico), 4 pareggi (uno solo fuori casa, 1-1 con l’Arsenal nel 2003) e 8 sconfitte. I giallorossi hanno segnato in Inghilterra solo 2 gol: uno di Cassano, proprio nel pareggio con l’Arsenal, e uno tristissimo di De Rossi nell’1-7 a Old Trafford del 10 aprile 2007, contro lo United. Totti, che ha fatto gol praticamente ovunque, non ha mai segnato nella patria del football. 

Dati che a Rudi Garcia non interessano. Fin dal primo giorno di Roma ha martellato su un concetto: il passato e il futuro non esistono, c’è solo il presente. Il problema, semmai, è che il presente parla di una lunga lista di infortunati (Balzaretti, Strootman, De Rossi, Castan, Astori, Uçan e Borriello) a cui rischia di aggiungersi anche Morgan De Sanctis che, contro il Verona, si è sentito «tirare» il muscolo della coscia destra. Ieri ha provato all’Etihad Stadium, ma il provino non è andato come Garcia sperava. C’è ancora una possibilità di vederlo in campo, ma Skorupski è più che in allarme. E sarebbe un debutto di fuoco per il giovane portiere polacco. 

«Il City è una squadra che fa possesso palla, ma sa anche velocizzare l’azione — ha detto Garcia —. Sono sicuro, però, che durante la gara arriverà anche il nostro momento. Dobbiamo essere bravi a sfruttarlo». Il tecnico francese ha detto più volte che il salto di qualità definitivo verrà quando la squadra avrà alzato la sua media realizzativa. Contro il Cska Mosca gli attaccanti sono stati perfetti, in altre occasioni più spreconi. Contro il City, che ha recuperato Jovetic (ma andrà in panchina), non c’è spazio per errori. In attacco il tridente più probabile è quello con Florenzi, Totti e Gervinho, ma anche Iturbe ieri sera si è allenato con il gruppo. Se non ci fosse la Juventus, domenica prossima, si potrebbe fare un pensiero al velocissimo ex veronese. Così è più probabile che Garcia lo porti in panchina. È vero che esiste solo il presente, ma la sfida che può assegnare un pezzo di scudetto non è poi così lontana.